MILANO – Che lo spettacolo abbia inizio: questa sera alle 18:55 i riflettori si accenderanno sullo stadio di San Siro a Milano dove Inter e Tottenham si sfideranno per il primo match della nuova stagione di Champions League.
I nerazzurri ritrovano la competizione più importante che mancava da ben sei anni. Il girone si presenta di ferro con Barcellona e PSV oltre agli Spurs, ma questo deve costituire solo una grande motivazione per rientrare tra le grandi d’Europa.
Il momento non è dei migliori, anzi. La squadra sta soffrendo in campionato con soli 4 punti conquistati su 12 e una posizione in classifica da ultimi della classe, o quasi.
Dopo la sconfitta in casa subita sabato contro il Parma, Spalletti dovrà inventarsi qualcosa di davvero speciale per risuscitare soprattutto l’animo di questa squadra, costruita per diventare l’anti Juve e che invece sta diventando l’anti sé stessa.
Due sono i nodi su cui lavorare. Uno è sicuramente quello legato all’aspetto del gol. C’è troppa difficoltà nel trovarlo, mancano gli spunti individuali quando le difese si arroccano e manca un po’ di fantasia appunto nella giocata geniale. L’altro aspetto è invece la scarsa capacità di reagire alle situazioni difficili che portano ad un improvviso abbattimento del morale e conseguentemente ad una mancanza di capacità di credere nei propri mezzi. Il risultato è uno scollamento della squadra che, come si è visto sabato dopo il gol subito, non è riuscita a reagire in maniera ordinata e si è spezzata in due tronconi, con troppa distanza tra i reparti.
In due giorni Spalletti non avrà potuto sicuramente compiere miracoli ma la speranza per i nerazzurri è quella di trovare una pronta risposta dagli undici che scenderanno in campo innanzitutto dal punto di vista dell’orgoglio di vestire una maglia che 8 anni fa si è vista sul tetto dell’Europa con la vittoria della Champions League.
