Calcio. Derby: Lazio-Roma, la Prima di Luis Enrique, senza Totti

ROMA – Questa sera nella capitale, riflettori accesi all’Olimpico. In campo scenderanno Lazio e Roma per un derby che negli ultimi due anni ha visto sorridere sempre i giallorossi.

Sarà inversione di tendenza? Difficile dirlo, il derby è sempre stata una partita particolare, senza pronostico, aperto ad ogni risultato. È stato sempre tutto il contrario di tutto. Spesso la squadra che inseguiva ha avuto la meglio su quella che la precedeva.
Primo derby per Luis Enrique. Il tecnico giallorosso, siamo certi, non subirà eccessivamente la paura o l’emozione di questa ‘prima’. L’uomo è coraggioso e tenace e poi non scordiamoci il suo valoroso passato calcistico. Per Reja, invece, c’è un tabù da sfatare: cogliere i primi tre punti nel derby.

Non ci sarà Francesco Totti, vero idolo romano e romanista, ma quest’anno ci saranno tante novità in campo. Ci si aspetta una partita giocata su buoni livelli, con molta tattica ma anche con molta qualità, visto i nuovi acquisti delle due società. Sponda biancoceleste: Klose, Cissè ed Hernanes; sponda giallorossa: Osvaldo, Pjanic, Josè Angel. Questi gli uomini chiave che potrebbero fare la differenza, ma si gioca in undici.

Dopo lo sfregio che la capitale ha subìto ieri pomeriggio a causa dei teppisti (chiamarli black block vorrebbe dire identificarli con un movimento e un credo ideologico, culturalmente già più elevato) infiltrati nella pacifica manifestazione caratterizzata da quel sentimento internazionale degli inignados , la speranza è quella che il derby di questa sera sia davvero uno spettacolo di festa, di colore e di calcio e non l’ennesima occasione per riversare il proprio disagio attraverso la violenza e la devastazione gratuita verso tutti. E allora… buono spettacolo, e che lo sia davvero!

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