Calcio. Champions League: Milan, la paura fa 90…minuti di terrore!

ROMA – Alla fine la spunta il Milan, non sono bastati i tre goal dell’Arsenal in virtù del 4-0 dell’andata a favore del Diavolo.

Avventura, quindi, a lieto fine quella di Londra per Ibra & co. I Gunners, come prevedibile, partono a spron battuto e mettono in gran difficoltà i rossoneri. Koscielny, di testa, rompe l’incantesimo già al sesto minuto. Segue Rosicky al 26′ che sfrutta un errore di Thiago Silva che sbaglia il rinvio fornendo un assist al centrocampista ceco che non sbaglia.

 

Il terzo goal, che infiamma le speranze dei supportes inglesi, lo firma Van Persie che trasforma dal dischetto al 43′ il rigore procurato da Mesbah che atterra Chamberlain in area.

Nonostante allo scadere del primo tempo sia già sotto di tre reti, il Milan tenta sporadici capovolgimenti di fronte che portano il piccolo faraone El Shaarawy ad avere la palla per ridurre le distanze, ma niente da fare.

La paura imbriglia gli uomini di Allegri, che solo a sprazzi riescono a giocare la palla con diligenza. La sensazione, però, è quella che gli undici di Wenger rientrano in campo nel secondo tempo con meno vigore e con più senso tattico. Paura di prendere un goal e quindi ricominciare tutto daccapo? Può darsi. Fatto sta che l’Arsenal non spinge più con tanta veemenza così come ha fatto nella prima frazione. Il risultato è che in 45 minuti realizza tre reti e in altri 45′, nulla.

Allo scadere dei minuti di recupero e al terzo fischio finale dell’arbitro, i rossoneri e tutti i suoi tifosi tirano un sospiro di sollievo ed escono da un apnea durata più di 90 minuti.

L’impresa era quasi fatta e lo spettro di Istanbul 2005 si stava già palesando già a metà partita.

Un colpo di vento lo ha portato via dando serenità e gioia a tutto il Milan, consegnando nella mani di Allegri il pass per i quarti di Champions.

 

 

 

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