Atletica Leggera. E’ Gatlin il “Golden man” dell’Olimpico. Bolt 2° a un solo centesimo

ROMA – Grande festa allo Stadio Olimpico di Roma per ammirare da vicino i campioni dell’atletica mondiale impegnati nel Golden Gala, tappa della Diamond League.

GATLIN BATTE BOLT – Esplosione di gioia e pubblico in delirio all’Olimpico allo start dei 100m. Ma la sorpresa è dietro l’angolo. Tutti si aspettavano una prestazione super di ‘Lightining Bolt’ e invece, a tagliare il traguardo per primo, è il suo rivale più temuto. E’, infatti, lo statunitense Justin GATLIN (ora primo nella classifica della Diamond League) a mettere il petto davanti a quello dello giamaicano, anche se solo per un centesimo: 9.94 per Gatlin, 9.95 per Bolt. Una gara tiratissima dove Bolt, forse, paga l’eccessiva sicurezza. Ma si parla di un solo centesimo, davvero pochissimo. “Questa sera avevo poca energia nelle gambe” ha detto il campione mondiale, complice anche una condizione meteo non proprio favorevole (circa 19 gradi con 80% di umidità) per gli sprinter che infatti non hanno fatto segnare tempi prestigiosi. Terzo il francese VICAUT con 10.02 mentre chiude 8^ l’italiano Michael TUMI.

LUNGO FEMMINILE – E’ terminato il salto in lungo femminile con l’affermazione della statunitense Brittney REESE, prima davanti a tutte con 6.99 mt, prestazione giunta al quinto salto. L’americana ha dichiarato di essere molto soddisfatta ma guarda avanti, al prossimo appuntamento. Al secondo posto si è posizionata la connazionale DELOACH con 6.97 mentre tera è giunta la britannica Shara POCTOR con 6.91 al sesto tentativo.

LANCIO DEL DISCO F- Nel lancio del disco femminile, prima piazza per Sandra PERKOVIC disco lanciato a 68.25 mt. La croata voleva migliorare la sua migliore prestazione mondiale ma è stata una giornata un po’ difficile per lei a causa di un mal di gola che l’ha condizionata ma comunque si dichiara “orgogliosa di aver vinto qui a Roma”.

Al secondo posto la cubana Yarelis BARRIOS con 64.41 mt e terza la lituana Zinaida SENDRIUTE con 62.85.

LANCIO PESO M –  Nel lancio del peso maschile, è la germania che si porta a casa il primo posto con David STORL con 20.70. Al secondo posto lo statunitense Cory MARTIN  con 20.54, mentre al terzo posto si afferma il canadese Dylan ARMSTRONG con 20.29.

1500 F – Nel mezzofondo veloce femminile, il primo posto va alla svedese Abeba AREGAWY che chiude la sua prestazione in 4:00.23 battendo la etiope DIBABA (2° posto con 4:01.62) e all’americana SIMPSON (terza con 4:02.30). Solo 14^ l’azzurra Margherita MAGNANI che chiude la sua prova con un tempo di 4:08.87. La svedese, molto felice, ha dichiarato che “è stata una gara tattica ma il mio obiettivo oggi era quello di vincere”, e c’è riuscita.

400m F – Nei 400 mt femminili, affermazione della MONTSHO. L’atleta botswana ha tagliato il traguardo con il tempo di 49.87, davanti alle statunitensi MC COROY (50.05) e HASTINGS (50.53). Niente da fare per l’italiana Yadisleidis PEDROSO, giunta ultima con il tempo di 54.38.

5000m M – Nei 5000 piani, è l’etiope Yenew ALAMIREW che, all’ultima curva, tira uno scatto negli ultimi 100mt che gli permettono di tagliare il traguardo per primo, superando il suo connazionale Hagos GEBRHIWET e facendo segnare il record mondiale stagionale con il tempo di 12:54.95. Terzo il keniano KOECH.

200m F – Superba affermazione dell’ivoriana Murielle AHOURE che nei 200 stacca tutte tagliando il traguardo per prima in 22.36 davanti alla fortissima statunitense Allyson FELIX e alla bulgara Ivet LALOVA.

TRIPLO UOMINI – Solo 4 cm dividono Daniele Greco dalla vittoria. Coglie il secondo posto in 17.04 (risultato arrivato al terzo salto con vento contrario di 0,6 metri al secondo), perdendo dal campione olimpico Christian Taylor (17.08 al quarto turno), dopo aver cullato il sogno di emulare Fabrizio Donato, vincitore lo scorso anno in Diamond League a Zurigo. Oltre i 17 metri anche il recordman mondiale indoor Teddy Tamgho.

SALTO IN ALTO F – A tutta Russia. La campionessa olimpica Anna Chicherova e la connazionale Svetlana Shkolina, appaiate alla misura di 1.98 (dopo spareggio), sufficiente a precludere il successo a Blanka Vlašic, che sale a 1.95 e dimostra di essere sulla strada del completo recupero. poca fortuna per Alessia Trost, che dopo aver superato senza errori 1.80 e 1.84, mostra le prime incertezze a 1.88 (misura superata solo alla terza prova9 e poi si arrende a 1.92.

ASTA Uomini – Altra delusione, dopo Bolt, la coglie il francese Renaud Lavillenie, che contava di aver vinto la gara in cinque salti, sufficienti a issarlo sulla misura di 5.86. La brutta notizia (sportiva) ha assunto le forme determinate di Raphael Holzdeppe, bronzo europeo e bronzo olimpico l’anno scorso, ed ex-campione del mondiale junior, che al terzo salto eguaglia il personale a 5.91 e vince nello stadio dove fu grande un altro francese prima di Lavillenie, Thierry Vigneron. Terzo un altro tedesco,Malte Mohr, con 5.86, e quarto Björn Otto con 5.80. Bravo Giuseppe Gibilisco, che si è issato alla terza prova a 5,60 (migliore pestazione italiana stagionale), poi dopo il primo errore a 5,70 si è ritirato.

 

 

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