Calcio. Tre in testa: Juve e Roma come al solito, sorpresa Milan

ROMA – La seconda giornata di campionato  si è equamente suddivisa fra conferme e sorprese, sia in positivo che in negativo, con alcuni risultati veramente clamorosi, con a gol a raffica (16 in due sole partite) e continui  colpi di scena.

A punteggio pieno troviamo tre squadre, di cui due, Juve e Roma, in perfetta continuità col precedente campionato mentre la terza, il Milan,  costituisce, un piacevole e, per certo versi, sorprendente ritorno fra le grandi del torneo. 

Juventus e Roma, in attesa dei primi, onerosi, impegni infrasettimanali di Champions, hanno assolto il loro compito all’insegna dei tre punti che sono stati intascati da entrambe, pur senza eccellere ma neppure correre troppi rischi.  Bisognava assolutamente vincere, per tanti motivi, e si è vinto ed ora si può pensare rispettivamente al Malmo e al CSKA.

Juve, titolari in campo                                                                                                                                 

Allegri ha schierato più titolari possibili, senza alcun timore  per eventuali infortuni o stanchezza, attribuendo la giusta importanza al campionato e il campo, nel solito stadio traboccante di tifosi e di tifo incessante,  gli ha dato ragione.  L’Udinese ha subito l’assedio pressante dei bianconeri e alla fine, seppure con una ripresa dignitosa, ha dovuto cedere di fronte ad un avversario ottimamente  trainato e trascinato dal duo Tevez-Marchisio, peraltro, anche i migliori e gli  autori dei gol che hanno fissato il risultato. Da quanto visto finora, la Juventus sembra continuare ad essere quella di Conte, nel gioco e nel risultato;  adesso è chiamata a confermare queste positività martedì contro gli svedesi iniziando bene anche in campo europeo. 

Roma, luci e ombre ma con tre punti  

A Empoli, contro una matricola con due soli nomi nuovi,  la Roma ha vinto grazie ad una sfortunata autorete del giovane portiere Sepe, esordiente in A, il quale, di schiena deviava un pallone di Nainggolan finito sul palo. Garcia, prudenzialmente, aveva lasciato in panchina  alcuni titolari  (Totti, Iturbe,  Torosidis, Gervinho) effettuando, poi,  le tre sostituzioni senza, però, che la squadra migliorasse la tenuta, tecnica e atletica,   che è apparsa stringatamente utilitaristica, senza sprazzi di bel gioco, finalizzata, una volta acquisito il vantaggio, solo  a condurre al termine il successo, senza eccessivo rischio.  E ora sotto con i russi del CSKA ospiti all’Olimpico mercoledi sera. 

Milan,  super…Pippo ! 

Strabuzzano gli occhi, increduli, i tifosi milanisti dopo quanto visto al Tardini di Parma, in una partita che definire rocambolesca è poco ma che, alla fine, per le coronarie che hanno retto, ha fatto riscoprire un undici rinnovato in tutto e per tutto, tranne nel reparto  difensivo, l’unico ancora da registrare. Inoltre, fra i rossoneri è (ri)nata una stella,  quel Jeremy Menez,  riportato in Italia a zero euro, e autore di una prestazione semplicemente spettacolare, incorniciata da una rete di tacco a conclusione di un magistrale assolo da rimanere a bocca piacevolmente spalancata per lo stupore.  Menez, Honda e Bonaventura hanno dato vita ad una partita nella partita, peccato che la difesa ha traballato, vanificando le loro prodezze,   lasciando, così,  tutti col fiato in sospeso fino all’ultimo. Milan, rigenerato dalla cura Inzaghi,  primo con Roma e Juventus e sabato prossimo i bianconeri capeggiati dall’ex Allegri sono attesi a s. Siro:  le emozioni sono destinate a continuare…

L’Inter, che spettacolo ! 

Ma anche l’Inter non è stata da meno rifilando un secondo 7-0 ad un malcapitato Sassuolo sul quale Icardi e Osvaldo hanno infierito implacabilmente: è stata troppo evidente la pochezza dell’avversario per magnificare l’undici nerazzurro,  sembrando più  un allenamento infrasettimanale con la primavera che una gara di campionato. Comunque, l’Inter ha lanciato un sonoro messaggio di presenza negli alti vertici.

Napoli, sorpresa in negativo                                                                                                                 

Non sono bastati, a detta di Benitez ben 33 tiri, 11 occasioni da gol e un rigore parato a Higuain per vincere la partita col Chievo, capace, invece, dopo aver colpito anche  un palo,  di tornarsene a Verona con tre pesantissimi punti, costringendo, l’undici partenopeo ad amare riflessioni. Dopo l’esclusione dalla Champions, l’ambiente e la squadra vivono momenti particolari, i tifosi contestano la deludente campagna acquisti e Benitez appare sconcertato. Se si dovesse fallire anche l’appuntamento di giovedì, in Europa League, con lo Sparta Praga allora per il Napoli sarebbe proprio crisi. 

Lazio a dispetto di tutti 

Stravince la Lazio (3-0) con un insignificante Cesena ma a farsi notare è ancora una volta Lotito in un battibecco televisivo a distanza con Marotta il quale gli aveva attribuito troppo potere…Intanto il presidente laziale, per la prima volta, dopo alcuni mesi, non è stato più contestato dai suoi tifosi, e questo conferma che quando si vince, tutto passa in secondo piano.  Ma se per Lotito i dissapori con i tifosi laziali sembrano, almeno per il momento, sopiti, quelli derivanti dalle sue stravaganze in ambito Nazionale sembra che continuino perché nessuno riesce a  ridurlo alla ragione.               

Le altre

Una Fiorentina deludente, spreca molto col Genoa che ringrazia Perin per qualche decisivo intervento. Il Torino, vedovo di Cerci e di Immobile, è apparso alquanto deboluccio al cospetto di una Sampdoria che ha vinto con fin troppa facilità.                                                              

Il giovane Cagliari di Zeman,  più sciupone che mai, esordisce male dinnanzi al proprio pubblico facendosi superare dal un’attenta Atalanta.                                                                               

Posticipo stasera fra Verona e Palermo, due compagini ancora da scoprire; chiunque dovesse vincere non insidierà, comunque, il terzetto di testa che, dopo due sole giornate, all’apparenza,  sembra già in fuga, ma solo all’apparenza…..                  

Domenica ci sarà un’importante verifica dopo il primo scontro diretto Milan-Juve.                

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