Basket Nba. Boston e Miami proseguono nella loro striscia di vittorie. Bargnani ne mette 41 nella sconfitta di NY

ROMA – Undici partite nella notte di Mercoledì: Momento d’entusiasmo che non cede tra le fila dei Miami Heat (corsari nello Utah) e dei Celtics, che superando in casa Denver centrano l’ottava vittoria in fila. Career high per il nostro Bargnani, che perderà pure a New York, ma scrive 41 punti in 40 minuti di gioco.

Cleveland Cavs – Chicago Bulls 83-88 Non c’è pace per i poveri tifosi di Cleveland, che assistono indomiti alla nuova sconfitta dei “loro paladini”. Un discreto inizio di stagione, si è trasformato nella mediocrità più assoluta, con Scott che non riesce più a gestire un gruppo demoralizzato e senza speranza. Derrick Rose (29 punti, 8 assist) ritorna sui suoi standard, ed in un punto a punto infuocato regala la W ai Bulls, più meritevoli nell’approccio finale per mentalità ed istinto killer.

NY Knicks – Toronto Raptors 113-110 Il Mago Bargnani incanta il Madison Square Garden. Toronto perde, ma il nostro numero 7 piazza una prova mostruosa, galvanizzando il pubblico con il suo duello a suon di jump e schiacciate contro Stoudemire (pazzesco con 34 punti, di cui 18 nell’ultimo quarto). La contesa sarà decisa da due triple nonsense, la prima quella del pareggio di Andrea sul 110 pari, poi quella assurda di Felton a meno di 3 secondi dal termine, con la palla che balla sul ferro, e poi entra… regalando l’11° successo Knicks in 12 partite.

Boston Celtics – Denver Nuggets 105-89 Ottava W in serie per il roster più in forma dell’Est. Celtics brillanti sin dalla palla a due con un parziale spacca-gambe di 26-8. Denver ritorna in corsa a suon di triple nella seconda frazione… ma nella terza i Celtics riprendono il pallino del gioco, scavano il solco decisivo (+19) e si conquistano il meritato successo, in vista del b2b in casa dei Sixers. Mvp della partita sono Ray Allen (28 punti con 9/14 dal campo) e Davis che mette 16 punti +6 rimbalzi partendo dalla panchina. Bene anche KG e Pierce con 17 punti a testa, ed un primo quarto da incorniciare. Coach Karl dovrà dunque aspettare per festeggiare le 1000 vittorie in carriera, e diciamo che in questo caso l’assenza di ‘Melo’ non lo ha di certo aiutato.

Milwaukee Bucks – Indiana Pacers 97-96 Battaglia da playoffs sul campo dei Bucks. Battaglia tirata e sofferta, decisa da un tap-in di Bogut a 0.5 centesimi di secondo dalla fine. Per l’australiano c’è la doppia doppia da 17 punti e 11 rimbalzi, coadiuvato da un Jennings molto attivo con 22 punti, e tanti liberi conquistati.  Granger scrive 26 punti; ma per i Pacers questa resta una ghiotta opportunità buttata al vento, visto che si trattava di una diretta rivale.

San Antonio Spurs – GS WARRIORS 111-94 Non ci sono Warriors che tengano… gli Spurs toccano la 18° W in 21 incontri e mantengono la piazza di squadra con il miglior record NBA. Compito va detto non difficile nella serata per i  texani, con 6 uomini in doppia cifra, ed un Tim Duncan in relax con pochi minuti da spendere in campo. Duo Parker-Ginobili da stropicciarsi gli occhi, con 31 punti e 17 assist in coppia.

Utah Jazz – Miami Heat 98-111 Vendetta Miami. Pare davvero che Cleveland sia stata una svolta per i ragazzi di Pat/Spo, visto che da lì in poi le cose viste sul parquet hanno preso le fattezze dei sogni sperati in pre-stagione. La strada è lunga, è chiaro, ma la vendetta sul campo difficile dei Jazz ha un sapore speciale, a maggior ragione se Lebron sembra essere tornato quello di due stagioni fa. Per il “RE” ci sono 33 punti, 7 rimbalzi e 9 assist; oltre al controllo totale del match come leader per scelte e decisioni. Molto bene però anche Wade con 28 punti, 4 assist e 9/14 dal campo. Nota in chiusura: Dampier sta aiutando e non poco Miami, e la sua presenza sotto canestro ha quanto meno messo una “pezza” riguardo ai problemi strutturali sotto canestro per gli Heat.

LA Clippers – LA Lakers 86-87 I Lakers vincono il derby di LA grazie ad una penetrazione di Fisher (persa dalla difesa Clippers) a pochi secondi dall’arrivo della sirena. Partita vibrante, con i Clippers che nonostante le proprie mancanze reggono lo strapotere tecnico dei Lakers e se la giocano a viso aperto, sfiorando per poco l’inatteso upset. Per i Clippers, in netta crescita nonostante una classifica disastrosa, ci sono come sempre Gordon (24 punti) e Griffin (16 punti +11 rimbalzi). Per i Lakers oltre a Fisher, ci sono Bryant con 24 punti & Shannon Brown (16 venendo dal pino, con uno strabiliante 4/4 dalla lunga distanza).

NO Hornets – Detroit Pistons 93-74 New Orleans scaccia le voci di cambio di location; scaccia la crisi, e si conquista di forza e a suon di parziali una vittoria molto importante, asfaltando i modesti Pistons. Marco Belinelli è tra i protagonisti con 22 punti in 27 minuti e con un 4/7 da 3 molto utile alla causa Hornets. Detroit a tratti è orribile da guardare e se non ha contro-mosse per fermare Belinelli figuriamoci se possiede contro-mosse per limitare il duo CP3 (6 punti e 14 assist) West (25 punti e 6 rimbalzi) che in pratica fanno quello che gli pare, gestendo al meglio le energie ed i possessi di New Orleans.

Altre partite della notte: Alla Arco Arena tornano alla vittoria i Kings superando per 116-91 i Wizards. Con Evans evanescente è Thompson l’Mvp con una doppia doppia da 22 punti e 14 rimbalzi. A Minnesota invece altra W esterna, e con questa sono 11, per i Thunder (103-111). Durant chiude con 30 punti +11 rimbalzi, Westbrook da spalla ne aggiunge 25 +8 assist. Inutili i 22 punti +21 rimbalzi di Kevin Love. Per concludere L da dimenticare in fretta per i Suns , sconfitti in b2b all’OT dai Grizzlies di un super Zach Randolph autore di una prova da 34 punti e 17 rimbalzi.

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