Rugby. Mallett: ‘Voglio vincere con questa Italia, ma mancano i numeri 10’

ROMA – E’ un Mallett deciso e sicuro quello che risponde alle domande dei giornalisti poco prima dell’inizio del captain’s run, il consueto allenamento di rifinitura che gli azzurri hanno svolto venerdì mattina sul prato del Flaminio di Roma.

“Ho fiducia in questi giocatori- esordisce il ct sudafricano – Abbiamo affrontato un lungo ciclo insieme. Abbiamo la possibilità di esprimerci al meglio e fare molto bene. Anche lo scorso anno avremmo potuto raccogliere di più, ma un piccolo errore di un giocatore ci ha fatto perdere la partita con l’Inghilterra. Sono convinto che adesso abbiamo maturato l’esperienza necessaria per non commettere più questo genere di ingenuità.”
Nick Mallett lancia uno sguardo al futuro, quasi a voler diradare le nubi che si erano addensate sul suo rapporto con la nazionale: “Possiamo far bene anche lì. Questa squadra può superare la fase a gironi e accedere ai quarti.” Mallett parla, dando per sottinteso che si riferisca ai mondiali che tra qualche mese partiranno in Nuova Zelanda. Guarda caso: la corsa l’Italia dovrà farla proprio sull’Irlanda che incontrerà sabato: “Non dobbiamo conceder loro respiro. Dobbiamo pressarli e giocare con intelligenza. Solo così porteremo un buon risultato dal campo.”

Un po’ presuntuoso, vero, ma senza ambizioni non si va da nessuna parte. Queste, purtroppo, da sole non bastano e lo sa bene Mallett che conosce il limite più grande di questa squadra: la bistrattata cerniera mediana.Negli ultimi anni, precisamente dall’abbandono di Dominguez e poi di Troncon, il reparto di raccordo (come lo chiamano alcuni) ha dato numerosi grattacapi ai ct che si sono succeduti sulla panchina italiana. Dato per assodato che a ‘frustare’ la schiena delle terze linee sarà Edoardo Gori “E’ un giovane molto forte – ha detto il commissario tecnico della nazionale – con un’ottima personalità e un’ottima attitudine. Fino ad adesso non ha giocato nel suo club perché infortunato, ma spero che in futuro possa accumulare più minuti.” Rimangono alcuni interrogativi per il ruolo di apertura, se non altro perché non si capisce su chi davvero voglia puntare Mallett. Si direbbe sia Gower, ma adesso è infortunato e allora Mallett ha rispolverato Orquera. Anche lui, però, è malconcio, sicché Mallett ha convocato Burton, che sabato 5 febbraio esordirà da titolare nella sua prima uscita al Sei Nazioni, lasciando con la Nazionale A il giovane Bocchino. “Abbiamo difficoltà con il ruolo del numero 10 – ha placidamente ammesso Mallett – Le altre nazionali possono contare su almeno 10/15 scelte di ottimo livello. Noi al massimo su 3/4 giocatori, due dei quali giocano all’estero (Gower e Orquera), mentre gli altri due dovrebbero giocare con le loro squadre, ma sia Bocchino che Burton non sono le prime scelte nei loro club d’appartenenza.”  Nick ne fa quindi un problema del vivaio del rugby italiano, prima che tecnico. “E’ importante che i club sviluppino giocatori di livello internazionale. Per far questo è necessario che le due franchigie siano a stretto contatto con la Fir. Non sono io a dover decidere, ma credo che i giocatori di interesse nazionale debbano giocare sempre nei rispettivi club.”  Emblema di questo è Edoardo Ugo Gori che nella Benetton non trova spazio. “E’ un giovane molto forte, con un’ottima personalità e un’ottima attitudine. Fino ad adesso non ha giocato nel suo club perché infortunato, ma spero che in futuro possa accumulare più minuti. Non può essere compito della nazionale far crescere i giovani. Qui dovrebbero venire già capaci di competere al più alto livello.”

In mediana insieme a Gori sabato, sul terreno del Flaminio, ci sarà Kris Burton, italo australiano, giocatore di talento, che a detto di molti dovrebbe essere la prima scelta di Mallett. “Kris è molto forte nel gioco alla mano e nei calci di spostamento, ma difetta in difesa. In queste settimane abbiamo lavorato molto su questo e siamo riusciti a migliorare. Mi aspetto che lui faccia la sua parte e dimostri quanto vale.”  A Burton potrebbe dare il cambio a metà del secondo tempo Orquera. “Sia Kris che Luciano hanno le stesse possibilità di giocare – ha precisato Mallett – Orquera, però, ha un problema alla caviglia e quindi abbiamo preferito non rischiarlo. Partirà quindi Burton, ma non è detto che non gli succeda Luciano a partita avviata.” Un cambio in cabina di regia che vedremo spesso in questo Sei Nazioni.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe