Vela. America’s Cup. New Zealand batte Oracle 7-1. La Coppa ritorna a Auckland

BERMUDA – La 35^ edizione dell’America’s Cup si chiude con la vittoria firmata Team New Zealand che riporta così, dopo 17 anni, l’ambita Brocca d’argento nell’emisfero australe.

Già vincitrice nel 1995 e nel 2000, i neozelandesi si sono presi una bella rivincita sugli americani dopo la sconfitta subita nel 2013 proprio contro Oracle, questa volta battuto per 7-1.

Nell’ultima sfida, l’esperto Jimmy parte meglio, ma il vantaggio dura poco perché il giovane timoniere neozelandese, il 26enne Peter Burling (argento all’Olimpiade 2012 di Londra nella classe 49er) riprende il comando alla seconda boa, con il vento in poppa, e da lì in poi non c’è più storia. Grande gioia e soddisfazione ovviamente per i neozelandesi, per i quali la vela è sport nazionale.

Soddisfazione anche per l’Italia che, in qualità di Challenge of records, ossia di sfidante, ieri dichiarato ufficialmente, ritrova un ruolo importante nel mettersi al tavolino insieme ai neozelandesi per elaborare la prossima edizione della 36^ America’s Cup. Patrizio Bertelli non aspettava altro, dopo l’auto esclusione avvenuta più in ambito “politico” che sportivo. Una sfida in più per potersi riaffacciare alla grande vela e per dare nuovo lustro a quella Luna Rossa che tanto si è fatta amare in questi anni a livello internazionale. Vedremo se saranno ancora multiscafi, come si auspica anche l’altro nome illustre della vela, Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi, anch’esso spettatore in questa edizione. Lo svizzero crede in questi catamarani e crede che il futuro sia già segnato e il foiling è ormai divenuto una certezza. C’è solo da aspettare, fiduciosi che questa volta sarà ancora più divertente di queste ultime tre edizioni.

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