MILANO – Non fa più lo spavaldo Lele Mora come durante la trasmissione di Annozero quando disse al cronista Corrado Formigli di smetterla di “rompere i cogli*** alla gente per bene”. E poi lo insultò: “Giornalisti schifosi, comunisti di mer**”. E ancora: “Che i fascisti vengano a spaccarvi le gambe”.
Oggi, invece, davanti al gup di Milano Elisabetta Meyer Lele Mora pattegia la sua pena a 4 anni e 3 mesi di reclusione per l’accusa di bancarotta fraudolenta per il crac della sua LM Management. Il patteggiamento è stato ratificato dal giudice, che si è riservata di decidere sull’istanza di domiciliari avanzata dalla difesa di Mora. “Sta molto male ed è dimagrito 30 chili” hanno spiegato gli avvocati Luca Giuliante e Nicola Avanzi del talent scout che si trova in carcere da quasi 5 mesi. Per i pm Fusco e Carducci Mora deve invece restare in carcere perché permangono le esigenze cautelari.
L’imputato oggi non era presente in aula. Il giudice deciderà nei prossimi giorni sull’istanza della difesa.