
ROMA – Dopo la sentenza di cassazione del 21 giugno scorso che ha confermato la pena di 3 anni e 6 mesi agli agenti accusati di aver ucciso il giovane Federico Aldrovandi, compaiono sul gruppo Facebook Prima Difesa dei commenti contro Patrizia Moretti, la madre del ragazzo. Tra questi post uno appartiene proprio a uno dei poliziotti condannati, che la donna ha deciso di querelare.
La madre nel post viene additata come una donna assente e incapace di seguire il proprio figlio. A innescare la discussione è stata la presidente dell’associazione Prima Difesa Simona Cenni la quale ha scritto: “Avete sentito la mamma di Aldrovandi… fermate questo scempio per Dio… vuole che i 4 poliziotti vadano in carcere… io sono una bestia.”
Immediata la reazione di uno dei poliziotti condannati, Paolo Forlani: “Che faccia da c**o che aveva sul TG… una falsa e ipocrita… spero che i soldi che ha avuto ingiustamente possa non goderseli come vorrebbe… adesso non sto più zitto dico quello che penso e scarico la rabbia di sette anni di ingiustizie…”.
Chiaramente i post sono stati successivamente cancellati, ma ” Patrizia Moretti ha deciso di querelare gli autori. “Si sono permessi di dire di tutto sul nostro conto, anche dopo la sentenza della Cassazione. E’ la prima volta che presento una querela in questa lunga vicenda, l’ho fatto per dire basta, dopo la sentenza definitiva, alle offese che riceviamo. Ancora tanti continuano a ribadire le stesse cose, con insulti: ci sono voluti 7 anni di processi per affermare che erano solo balle. Non è servito, e adesso basta, basta davvero”.
Tra i commenti pubblicati su Facebook e poi rimossi ci sono infatti quelli di chi continua a contestare la sentenza della Cassazione, come lo stesso Forlani: “Vedete gente, non puoi fare 30 anni questo lavoro ed essere additato come assassino solo perché qualcuno è riuscito a distorcere la verità, io sfido chiunque a leggere gli atti e trovare un verbale dove dice che Federico è morto per le lesioni che ha subito…ma noi paghiamo per le colpe di una famiglia che pur sapendo dei problemi del proprio figlio non ha fatto niente per aiutarlo, mi fa incazzare un pochino e stiamo pagando per gli errori dei genitori, massimo rispetto per Federico ma mi dispiace, noi non lo abbiamo ucciso…”.