Camorra. Bidognetti accusato di disastro ambientale

ROMA  – La Dia di Napoli ha eseguito un provvedimento di custodia in carcere nei confronti del boss della camorra Francesco Bidognetti accusato di disastro ambientale.

Bidognetti, che è in carcere a Parma in regime di 41bis, avrebbe avvelenato falde acquifere per favorire il clan dei Casalesi. Secondo la DDA di Napoli che ha coordinato le indagini Bidognetti, tra la fine degli anni 80 e la metà degli anni ’90 avrebbe smaltito illegalmente in alcune discariche site a Giugliano di Napoli, in località Scafarea, attraverso la società Ecologia 89 che dirigeva, oltre 800mila tonnellate di rifiuti, in gran parte pericolosi provenienti da aziende del Nord, come l’Acna di Cengio; rifiuti che avrebbero prodotto 57mila tonnellate di percolato che avrebbe poi avvelenato le falde acquifere.

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