ROMA – Sale ad una cifra record di 689 milioni di euro il valore dei prodotti rubati da regalare a se stessi o agli altri durante le festività natalizie.
E` quanto emerge da una analisi della Coldiretti sullo studio condotto dal Centro di Ricerca per il retail dal quale si evidenzia un aumento del 3,2 per cento delle shopping con furto, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nei weekend che precedono il Natale si registra infatti nei negozi il massimo dei furti dell`anno a causa dell`affollamento che rende piu` facile eludere i controlli e anche perché è il periodo in cui crescono maggiormente le vendite. Ma il clima delle feste e la crisi economica – precisa la Coldiretti – fa anche aumentare la voglia di correre maggiori rischi per accaparrarsi oggetti da regalo mentre nel caso dei ladri professionisti è più facile smerciare la refurtiva in una situazione di elevata domanda di beni di consumo.
Quest`anno tra le categorie di prodotti più a rischio ci sono alcolici, alimentari abbigliamento femminile e accessori moda, giocattoli, profumi e confezioni regalo di prodotti di salute e bellezza, dispositivi elettronici come smartphone e tablet, prodotti da bagno per uomo, confezioni regalo di DVD e console, articoli elettrici come articoli per ferramenta/fai-da-te, orologi, gioielli, cioccolate e dolciumi.
Tra i prodotti alimentari svettano i vini pregiati, gli spumanti e gli altri alcolici, ma anche formaggi come il parmigiano reggiano e il grana padano, i salumi, i diversi tipi di patè confezionati e le specialità regionali piu` tipiche. In realtà ad essere responsabili dei furti sono per il 62% i clienti, ma per il 30% i dipendenti e per l`8% i fornitori. In Italia il costo medio dei furti subiti dai punti vendita a Natale è pari a 29,79 euro per famiglia. Un valore significativo se si considera che per le festività ogni famiglia italiana affronterà in media una spesa aggiuntiva di 551 euro per l`acquisto di regali, di cibo e di bevande, secondo le elaborazioni Coldiretti sulle previsioni per il Natale 2012 della Deloitte.
Il problema dei furti di Natale non si esaurisce peraltro all`interno dei negozi ma – continua la Coldiretti – riguarda anche le campagne dove si segnalano numerose sparizioni di animali e piante tipiche delle feste. Nella rete dei Babbo Natale all`incontrario sono finiti infatti abeti di Natale, spariti dai vivai dalla sera alla mattina in Toscana, piante come il pungitopo e persino agnellini «scippati» dal proprio gregge.
I furti nelle campagne avvengono preferibilmente di notte e, oltre alle perdite provocate dalla sottrazione dei prodotti, provocano spesso anche danni alle strutture e alle coltivazioni in campo e anche per questo si chiede – conclude la Coldiretti – un rafforzamento dell’attività di controllo delle forze dell’ordine sul territorio.