Sesso, droga e rock ‘n roll! Questa era la vita dei figli dei fiori. Ma nelle loro avventure hanno coinvolto molti bambini, spesso avuti da giovanissimi: i nipoti dei fiori. Oggi quei bambini sono quarantenni, e raccontano la loro versione dei fatti…
ROMA – Aureliano Amadei ricostruisce i pezzi della propria infanzia strampalata, tra viaggi e comuni di hippie. Nel farlo, ritrova molti altri che, come lui, sono il frutto degli esperimenti sociali degli anni ’70. Ne esce un racconto corale di una generazione, nel suo essere figlia di un’altra generazione su cui spesso sono stati accesi i riflettori. I personaggi, spesso con toni ironici, demoliscono il mito dei figli dei fiori, riflettendo su questioni molto concrete: che ne è stato di quella rivoluzione? A quanti pericoli siamo stati esposti? Quanti pericoli abbiamo scampato? Che genitori siamo, dopo essere cresciuti nella negazione del concetto di famiglia?
Breve nota di regia
Questo è un racconto intimo, che parte dal vissuto di un’infanzia hippie. Ora che sono a mia volta genitore, sono costretto a chiedermi cosa è rimasto in me di quell’esperimento sociale. Ma è anche il racconto di una generazione che, scartabellando tra gli archivi di famiglia, cerca una risposta alle stesse domande. Un viaggio senza confini, territoriali e linguistici, che gioca con la commistione di generi, tra biografia, antropologia, inchiesta, commedia e documentario di montaggio.
I NIPOTI DEI FIORI
Regia di Aureliano Amadei
scritto da Ilenia Amoruso e Aureliano Amadei
Fotografia Osama Abouelkahir
Montaggio Silvana Costa
Suono Francesco Piazza
Prodotto da Aureliano Amadei
Una produzione Motoproduzioni e Luce Cinecittà
con Rai Cinema
Durata: 90’
Formato: Digital cinema
PRIMA ASSOLUTA ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA:
Sabato 19 ottobre, ore 16:00 – MAXXI