La lotta contro l’HIV segna un altro punto a suo favore grazie ai progressi della terapia antiretrovirale e della profilassi pre-esposizione (PrEP).
Questi successi, presentati durante il XXIII Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), dimostrano come il virus possa essere efficacemente controllato, migliorando la qualità della vita delle persone affette e riducendo drasticamente la trasmissibilità.
Terapia antiretrovirale: qualità di vita e prevenzione
La terapia antiretrovirale ha rivoluzionato il trattamento dell’HIV, trasformando l’infezione in una condizione cronica gestibile.
Studi recenti evidenziano come una corretta aderenza alla terapia renda il virus non trasmissibile, un concetto riassunto dall’acronimo U=U (Undetectable=Untransmittable). La combinazione di farmaci come Bictegravir, Emtricitabina e Tenofovir Alafenamide (BIC/FTC/TAF) ha dimostrato livelli elevati di tollerabilità e potenza, rendendo sostenibile anche una non perfetta adesione al trattamento.
“La terapia a tre farmaci rappresenta un punto di svolta, permettendo un controllo efficace anche in caso di aderenza ridotta del 20%,” spiega il professor Giovanni Di Perri dell’Università di Torino.
Prevenzione con la PrEP: farmaci innovativi per ridurre il rischio
La profilassi pre-esposizione (PrEP) si conferma una delle strategie più efficaci per prevenire l’infezione nelle persone ad alto rischio. I nuovi farmaci a somministrazione bimestrale e quelli in fase avanzata di sviluppo, con protezione fino a sei mesi, rappresentano una svolta nella prevenzione a lungo termine.
Oltre il virus: la sfida del sistema immunitario
Se la terapia antiretrovirale controlla efficacemente la carica virale, il recupero del sistema immunitario rimane una sfida. La terapia BIC/FTC/TAF ha dimostrato di ridurre marcatori infiammatori e migliorare la salute immunitaria, prevenendo patologie secondarie come quelle cardiovascolari, ossee e nefrologiche.
“Iniziare la terapia precocemente consente di mantenere una qualità di vita e una sopravvivenza simile alla popolazione generale,” sottolinea la professoressa Giulia Marchetti dell’Università di Milano.
Il Congresso SIMIT: un punto di riferimento per la comunità scientifica
L’evento, che si è tenuto a Napoli presso il Centro Congressi Stazione Marittima, ha visto la partecipazione di oltre 1000 infettivologi. Oltre all’HIV, sono stati affrontati temi cruciali come la resistenza antibiotica, il Covid-19 negli immunodepressi e l’impatto dei cambiamenti climatici sulle infezioni.
Con queste innovazioni, la lotta all’HIV continua a fare passi avanti verso l’obiettivo globale di eradicazione. Tuttavia, resta fondamentale ampliare gli screening e promuovere una maggiore diffusione della terapia per ridurre ulteriormente la diffusione del virus.