Il bilancio italiano dei morti della missione internazionale Isaf sale a 53
KABUL – Un morto e tre feriti. Questo il drammatico bilancio di un attacco ad un contingente italiano in Afghanistan. L’attacco è avvenuto questa mattina nella zona di Farah, una delle zone più a rischio del settore ovest del Paese. Secondo quanto si apprende dalle prime indiscrezioni si sarebbe trattato di un attacco mediante bomba a mano. Lanciata sul Lince sul quale viaggiavano a bordo i militari del Terzo Bersaglieri, di ritorno da un’attività congiunta con i soldati afghani. Probabile che l’autore dell’attentato sia stato un uomo di nazionalità afgana. Forse un civile. Ma l’esatta dinamica della vicenda è ancora in fase di definizione. Così come le generalità del soldato capitano morto e dei tre feriti degli operativi della missione Isaf. Attualmente, come riferisce l’Adnkronos, I militari feriti sono stati trasferiti all’ospedale della base di Farah. Solo successivamente si valuterà se portarli al ‘Role 2’, l’ospedale di Camp Arena, il quartier generale del contingente italiano ad Herat.
Appresa la notizia, Il Presidente Napolitano ha espresso profondo cordoglio per l’accaduto, esprimendo altresì l’auspicio che i militari feriti nell’attacco possano superare questo momento critico. Anche il presidente del senato Piero Grasso nel partecipare al cordoglio ha espresso il suo parere: ”Continuiamo a pagare pesante tributo alla stabilizzazione di quell’area”.
Solo quindici giorni fa, a Kabul, Barbara De Anna è stata vittima di un attacco condotto dai talebani. La cooperante italiana attualmente è ricoverata in Germania. Con l’uccisione del militare italiano oggi a Farah sale a 53 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan.
La vittima, il capitano Giuseppe La Rosa
Il militare morto in Afghanistan aveva 31 anni ed era siciliano: il capitano Giuseppe La Rosa, nato nel 1982 a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) celibe, effettivo al terzo reggimento Bersaglieri, è deceduto sul colpo. Lo riferisce in una nota lo Stato Maggiore della Difesa, precisando che i tre militari rimasti feriti, effettivi rispettivamente, al 82^ Reggimento Fanteria «Torino» (Barletta) e all’8^ reggimento Bersaglieri, sono stati trasferiti all’ospedale di Farah e non versano in pericolo di vita.
Ricostruendo l’accaduto, la Difesa precisa che «nella mattinata di oggi alle ore 10.30 locali (0700 italiane) un VTLM Lince appartenente a un convoglio del Military Advisor Team della Transition Support Unit South (TSUS) che stava rientrando nella base di Farah, dopo aver svolto attività in sostegno alle unità dell’esercito afghano, è stato oggetto di un attacco da parte di elementi ostili a seguito del quale un militare italiano è rimasto ucciso e altri 3 hanno riportato ferite. Un elemento ostile ha lanciato un ordigno esplosivo all’interno del primo dei tre mezzi del dispositivo della TSU south. Il mezzo presumibilmente rallentato dal traffico nei pressi di un incrocio dopo l’esplosione rientrava autonomamente presso la base di Farah». «Sono in corso accertamenti – conclude la nota – per chiarire la dinamica dell’accaduto».