Suicidio della crisi. Dipendente si lancia dal terzo piano per paura di perdere il lavoro

PALERMO  – Ancora un suicidio dovuto ai tempi di crisi. Oggi Riccardo De Lisi, 44 anni, dipendente del Cefop, ente di formazione professionale da mesi in crisi,  si è lanciato da una finestra del terzo piano della sede di via Imperatore Federico, schiantandosi a terra. 

Trasportato d’urgenza all’ospedale Villa Sofia, dove è giunto in condizioni critiche, hanno tentato di rianimarlo, ma i medici non ce l’hanno fatta. Troppo gravi traumi cranici e in varie parti del corpo dopo la caduta di diversi metri. L’uomo, sposato e con figli, da mesi subiva gli effetti dell’incertezza sul comparto della formazione e sulla sorte dei dipendenti. Recentemente erano stati dichiarati esuberi e licenziamenti al Cefop la cui situazione resta precaria. Il drammatico gesto è stato compiuto proprio mentre era in corso un incontro con i sindacati nella sede dell’assessorato alla Formazione di corso Calatafimi. «Soffriva da tempo di depressione», conferma Gianni Migliore della Cisl, «ed è chiaro che in queste condizioni viveva con più angoscia il difficile momento del settore e del suo ente».

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