ROMA – N-Capace è un film particolare. Prima di tutto perché è frutto di uno di quei momenti, a volte felici e a volte no, in cui il cinema e il teatro si incontrano.
Segna infatti il debutto dietro la macchina da presa di Eleonora Danco, autrice e attrice teatrale che nei suoi spettacoli ha sempre cercato una fusione, spesso estrema, tra corpo e testo, tra fisicità, dramma e comicità. Forse anche per questo motivo, il suo primo lavoro cinematografico non poteva che svilupparsi lungo un percorso insolito per il grande schermo, mescolando linguaggi e sensazioni.
Non c’è una trama vera e propria, ma un filo conduttore: una donna, chiamata Anima in Pena (interpretata dalla stessa Danco), si aggira tra Roma e Terracina, attraversando luoghi di mare, città e campagne. La seguiamo mentre incontra persone e fa loro delle singolari interviste, con domande sulla vita, sull’infanzia, sull’amore, sul sesso e sulla morte, un po’ cercando la provocazione e un po’ la complicità. Spezzano questo flusso una serie di performance teatrali, centrate sulla memoria e sul rapporto con il lato struggente del tempo che passa. E gli intervistati sono soltanto giovani e anziani: “Gli adulti sono spesso troppo immersi nello stress – ha spiegato la Danco – e in più cercavo quella vitalità che può arrivare proprio da chi è ansioso di tuffarsi nella vita o da chi ne attende serenamente la fine”. Incontriamo allora lo studente indeciso tra il mestiere di idraulico e quello del “pizzettaro”, il novantenne che non crede nell’aldilà, la ragazza che fatica a ricordare l’ultimo libro letto, e la signora anziana che racconta le violenze del marito. Un’umanità variegata, dalla quale emerge ora una profondità spontanea e sorprendente, ora un’ignoranza stridente. E se per gli anziani questa ignoranza era legata alla povertà e alla guerra, per i giovani sembra derivare da una strana indifferenza nei confronti del mondo che li circonda. A questo si aggiungono poi le interviste al padre della regista, schivo e dolce allo stesso tempo, che un po’ lascia entrare la macchina da presa nel suo vissuto, e un po’ difende la sua privacy.
Eleonora Danco racconta tutto questo in modo divertente e suggestivo. Lo fa con il supporto della musica composta da Markus Acher e con inquadrature fisse di grande impatto, ispirandosi a De Chirico e a Buñuel. Va detto, però, che il film funziona a patto di accettare alcune condizioni. Nonostante i momenti più curiosi delle interviste, N-Capace chiede allo spettatore un certo impegno per cogliere quel senso che lega i differenti passaggi e i diversi linguaggi utilizzati. Bisogna rinunciare all’immedesimazione diretta, anche perché la Danco non solo lascia fuori dal film gli adulti (per capirsi, la fascia di età compresa tra i 30 e i 60 anni), ma anche quella visione consapevole del mondo che pure della realtà fa parte. Anima in Pena è l’unico personaggio lucido della pellicola, ma il senso di superiorità rispetto ai suoi interlocutori è marcato, evidente. Verrebbe da dire che c’è anche altro, che persino la società contemporanea non si esaurisce in quella spontaneità che negli intervistati a volte sfocia nella superficialità. Eppure, più che a un difetto, siamo di fronte a un elemento cercato e voluto. “Non è un documentario – ha dichiarato la stessa Danco – perché non documenta nulla. Ho fatto delle provocazioni per arrivare alla memoria emotiva delle persone con cui mi confrontavo”. In questo, l’obiettivo è stato raggiunto, soprattutto perché la regista riesce trarre in modo sorprendente sfumature universali dalle intimità dei singoli. E a patto di comprendere questa intenzione, anche un pubblico non interessato a un cinema colto può apprezzare un lavoro come N-Capace. Giudizi favorevoli, intanto, sono già arrivati al Torino Film Festival, dove la pellicola ha ricevuto due Menzioni Speciali. Nanni Moretti, poi, sembra ne sia rimasto entusiasta, tanto che il 19 marzo le proiezioni di N-Capace partiranno proprio dal cinema Nuovo Sacher. Sarà interessante vedere, allora, come il pubblico si porrà di fronte a questo esperimento coraggioso, che ha sicuramente il pregio di cimentarsi con sfumature emotive assai difficili da raccontare.
N-Capace
USCITA NELLE SALE: 19 marzo 2015
GENERE: Documentario
REGIA: Eleonora Danco
SCENEGGIATURA: Eleonora Danco
ATTORI: Eleonora Danco
FOTOGRAFIA: Daria D’Antonio
MONTAGGIO: Desideria Rayner con la collaborazione di Maria Fantastica Valori
MUSICHE: Markus Acher
PRODUZIONE: Bibi Film in collaborazione con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: Bibi Film
PAESE: Italia
DURATA: 80 Min