Stop alla fecondazione assistita ai portatori di malattie genetiche

ROMA – I portatori di malattie genetiche non potranno fare ricorso alla fecondazione assistita.

Le nuove linee guida del Ministero della Salute sulla legge 40, arrivate sul tavolo del Consiglio Superiore di Sanità, che deve esprimere il parere obbligatorio, infatti non lo prevedono, a dispetto delle sentenze di alcuni tribunali come Salerno, Bologna e Firenze. L’uso delle tecniche è concesso a chi è infertile, ma anche a chi è fertile se portatore di malattie infettive come Hiv, Hbv e Hcv. Non si citano invece le malattie genetiche. I medici  Carlo Flamigni, ed Ettore Cittadini, membro della Consiglio superiore di sanità, sono scettici: “Nella legge 40 non c`è un impedimento preciso alla diagnosi. Tanto che nel mio centro a Palermo lo facciamo alle coppie con talassemia”. Lo stesso succede a Bologna, nella clinica diretta da Andrea Borini. “Mai avuto problemi, Nessuna denuncia. Quello che mi stupisce casomai è che nessuno protesti contro uno Stato che non passa questi esami. Anche perché chi vi si sottoponenonlo fa per avere un figlio biondo o con gli occhi blu, ma per non trasmettere gravi malattie”.

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