ROMA – Non gliene va bene una a Bersani. Le primarie sono diventata un incubo. Il Pd presenta i suoi candidati e vincono quelli che hanno il sostegno di Vendola e dell’Idv, come è accaduto a Genova e prima a Milano, Napoli e Cagliari.”
Il Pd presenta un candidato a sindaco di Palermo, la parlamentare europea Rita, Borsellino, concordato con Vendola e Idv e vince il giovane capogruppo dell’Idv al Consiglio comunale del capoluogo, Fabrizio Ferrandelli cacciato da Di Pietro e da Leoluca Orlando nella cui lista era stato eletto. Ferrandelli prende 9.945 voti, Borsellino 9.878. Ma ci sono altri due candidati. Un del Pd, Davide Faraone, consigliere regionale che porta a casa 7.975 voti e Antonella Monastra, consigliere altro consigliere comunale.
Il vincitore è sostenuto da esponenti di grosso calibro del Pd, Lumia e Cracolici sostenitori della alleanza con il presidente della regione Lombardo. Non manca niente in questa vicenda: c’è pure la contestazione, il riconteggio delle schede, c’è chi parla di ben diecimila dei trentamila votanti, un successo clamoroso delle primarie, che non avrebbe niente a che vedere con il centrosinistra. Sarebbero voti “organizzati” per inquinare le acque, far perdere Borsellino, candidato più temibile del giovane Ferrandelli. Dei diecimila voti inquinanti parla addirittura il probabile candidato del centrodestra. Non è finita qui: Lumia sta pensando di chiedere le dimissioni di Bersani. Non è finita neppure qui. Il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, spiega che il voto di Palermo manda in soffitta l’alleanza con Vendola e Di Pietro che gli elettori delle primarie avrebbero bocciato. Il giovane nipote di Gianni, il ciambellano di corte, la mente di Berlusconi, dimentica che fino ad ora i candidati usciti dalle primarie, l’alleanza Pd, Sel, Idv, ha funzionato. Sono stati eletti presidenti di regione, come Vendola, sindaci di Milano, Napoli, Cagliari. Fanno notare dal Pd che i candidati sostenuti dal Pd nelle primarie tenute fino ad oggi hanno vinto ad Asti, a Lecce, a Monza a Piacenza, Oristano, L’Aquila, Parma, Verona, Alghero, Gorizia, Como. A Rieti ha vinto il candidato di SeL Simone Petrangeli con 53 voti di scarto sul candidato PD Simeoni. A Genova vittoria di Doria (indipendente). Inoltre si sono svolte le primarie in importanti centri come Grugliasco, Sesto San Giovanni, Cittadella, Vigonza e Reggello, Castrovillari tutte vinte con candidati PD. Forse il vero problema sta solo dentro il Pd. Se si presentano uno, due, candidati che fanno capo al partito di Bersani, si dividono i voti e fra i due litiganti vince il terzo. Addirittura il sindaco di Firenze, il “ rottamatore “ Renzi, va in Sicilia a fare campagna per il “ rottamatore” Faraone. Finisce che il rottamato è il Pd. Pensavamo che a Bersani servisse una fattura contro la sfiga, il malocchio. Forse gli serve anche una polizza assicurativa contro i rottama-tori.