Si è svolta a Marina di Massa la Notte dei Diritti Umani

MARINA DI MASSA – Siamo tornati dalla Notte dei Diritti umani. L’evento è stato simbolicamente significativo, perché si è parlato di Rom e della difficile condizione di questo popolo, specie in Italia.

Tuttavia, il mancato supporto delle istituzioni locali ha reso assai periferico l’appuntamento e difficile il lavoro organizzativo: di fatto la Notte dei Diritti Umani si è trasformata in un happening senza scaletta, di fronte a pochi cittadini, anche se interessati. A causa di un prolungato ritardo rispetto al programma pubblicato da La Nazione, Il Tirreno, La Repubblica e altri quotidiani locali, molte famiglie e amici dei diritti umani non hanno – letteralmente – trovato il luogo della manifestazione e, con rammarico, non hanno preso parte alla “Notte dei Diritti Umani”. Fra gli avvenimenti positivi, abbiamo conosciuto il musicista Rom romeno Novak Tudor, che ha suonato alcune canzoni Rom e romene, intense e struggenti. Novak è anche impegnato a difendere i diritti del suo popolo. Inoltre, abbiamo approfondito la conoscenza di Sergio Cizmic, mediatore culturale, educatore, scrittore e artista Rom, la cui presenza a Genova si fa sentire – assai positivamente – da alcuni anni. Sergio sta avviando importanti iniziative e presto collaboreremo con lui. Ho letto alcune poesie dal libro che ho scritto con Paul Polansky, “Il silenzio dei violini” e ho cantato il “Mantra dei Rom in Italia”, con cui spesso apro – improvvisando ogni volta ritmo e parole – le mie performance umanitarie. Mia sorella Daniela ha interpretato con virtuosismo alcune poesie del nostro libro di prossima uscite: “Bligal di pietra e luce”. Sergio Cizmic ha letto con pathos la favola educativa “Io e i leoni”, mentre Marcello Zuinisi e la band “Freedom” hanno suonato e cantato un po’ di rock, pop, blues, nonché un omaggio a Fabrizio De Andrè. Le Romnì hanno preparato alcuni deliziosi piatti tradizionali e un “mix” di fuochi artificiali e fulmini temporaleschi hanno fatto da coreografia all’evento. Momento importante dell’happening, un messaggio al governo del Regno Unito, all’Unione europea e all’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani: salviamo la Dale Farm, evitiamo la tragedia umanitaria che lo sgombero del sito Rom provocherebbe.

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