Università. L’A. M. S. I. si oppone ai nuovi test. Appello a Mario Monti

L’Associazione Medici di origine Straniera in Italia, Amsi, denuncia le ingiuste difficoltà dei test di ammissione universitari. “Aboliamo i test di ammissione per tutti gli aspiranti. Per far fronte alla carenza di medici nel medio periodo selezioniamo il futuro medico europeo”

ROMA –  ROMA – Sono tantissime le telefonate ricevute dall’Amsi da parte di studenti stranieri che si lamentano delle difficoltà dei test e delle condizione della prova d’ammissione  che per loro è molto più difficile dato che in pochi mesi non possono conoscere la cultura generale e superare perciò la prova in base ai requisiti minimi che sono stati introdotti dall’anno scorso.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente Amsi e co-mai  e promotore del movimento Uniti per Unire, Professore Foad Aodi: ”L’anno scorso una grande percentuale di studenti stranieri non sono riusciti a superare la soglia minima dei 20 quiz esatti su 80, nei quali era compresa la  cultura generale. Molti sono tornati nei loro paesi d’origine delusi o  sono partiti per i paesi dell’Europa dell’est per tentare quest’anno la loro fortuna.”

“Alcuni studenti stranieri a Roma hanno vinto il ricorso presentato l’anno scorso al Tar e si sono immatricolati lo stesso alla Facoltà di Medicina dell’Università la Sapienza dopo la loro esclusione dalla prova di ammissione. Ribadiamo – precisa Aodi, – che è giusto conoscere bene la lingua, la storia e la  cultura italiana da parte di chi studia in Italia, ma bisogna dare agli studenti stranieri tempo sufficiente e proponiamo perciò di inserire nei corsi di Laurea di Medicina e nelle Facoltà scientifiche, insegnamenti di cultura e storia italiana per consentire agli studenti stranieri una maggior conoscenza dell’Italia e della società italiana, facilitando la loro integrazione”.

“Detto ciò – afferma Foad Aodi –   chiediamo al Presidente del consiglio  Mario Monti ed al Ministro dell’istruzione dell’Universita’ e della Ricerca Professor Francesco Profumo di abolire i quiz di ammissione per medicina e chirurgia per tutti  gli aspiranti, visto che si prevede nel futuro un calo del numero dei medici in Italia, e proponiamo di introdurre una preselezione dei candidati in base al loro curriculum scolastico, attività culturale e conoscenze delle lingue straniere e, per quelli  che passeranno la preselezione, eseguita  da una commissione di esperti, si potrà fare una ulteriore prova orale per la selezione definitiva in base ai criteri tramite i quali si valutano le competenze e il potenziale del candidato che potranno consentire di selezionare il futuro medico europeo”.

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