Ratzinger cambia idea sul Purgatorio: miliardi di Purgatoreñi sfrattati

ROMA – Questo papa è veramente irrefrenabile nella sua ricerca di verità nella fede. Un paio di anni fa aveva già sfrattato dal Limbo i bimbi morti senza battesimo, appellandosi ad astruse, per noi laici ignoranti, idee sulla “salvezza mai disperabile”, ed altre espressioni del genere degne di un Vendola in piena forma.

Ma tant’è, è inutile disperarsi e strapparsi i capelli: prima il Limbo c’era, ora non c’è più; sti ragazzini che non sono stati mondati dal peccato originale, attraverso le acque sante purificanti, se ne dovranno pur fare una ragione. È come il gioco delle tre carte: “ Limbo, Purgatorio, Inferno, scegli una carta, ecco hai scelto il Purgatorio, ma il Purgatorio non c’è più, ci spiace, riprova un’altra volta sarai più fortunato”.

Sembra strano – non a noi laici ignoranti, che avevamo già notato da un po’, questo vizio ecclesiastico di fare di ciò che è ciò che non è, e di ciò che non è ciò che è, appunto il gioco delle tre carte – sembra strano, dicevamo, questo far sparire i luoghi deputati dove andavano a svernare le anime dei defunti, ma il pastore tedesco ci si è messo d’impegno: il purgatorio “più che luogo fisico, (è) spazio interiore, non fuoco di fiamme, ma fuoco metaforico, interiore.” Insomma dentro e fuori, interiore esteriore, metaforico e metadentrico.

Però, il pastore tedesco, ‘coerentemente’, ha raccomandato di “pregare con i defunti”, perché completino la propria purificazione e “affinché possano giungere alla comunione con Dio”. La riflessione sull’aldilà, il peccato e il giudizio di Dio era già stato affrontato pedissequamente  da Benedetto XVI nella sua enciclica “Spe salvi”, pubblicata nel 2007. Il Giudizio Finale di Dio, scriveva il papa teologo, esiste, non sarà quello dell’iconografia “minacciosa e lugubre” dei secoli scorsi, ma nemmeno un colpo di spugna “che cancella tutto”: Insomma sarà una specie condanna agli arresti domiciliari.
In effetti non è vero che il Purgatorio sia sempre esistito. Qualcuno lo ha creato ex nihilo , cioè ha fatto di ciò che non è ciò che è. Come sostenuto dallo storico Jacques Le Goff nel suo libro ‘La nascita del Purgatorio’, tale credenza si afferma piuttosto tardi nella Chiesa Cattolica, inizialmente come ‘fuoco purgatorio’, insomma una specie di dolce Euchessina, che si è strutturata poi nel mondo fantastico dantesco. In modo più specifico l’idea del purgatorio venne definita a partire dal Concilio di Lione del 1274, confermata definitivamente nel Concilio di Trento nel 1563 e rifiutata da Lutero e dai protestanti intorno a quegli anni. Beh, che c’è di strano? C’è chi crede a una cosa , chi a un’altra, chi crede agli extraterrestri, chi odia gli extracomunitari, è l’avvento del libero pensiero.

Ad esempio i credenti cattolici credono che per il suffragio dei defunti è necessaria la preghiera, la celebrazione di Messe e la pratica delle indulgenze, pagate profumatamente. La dottrina cattolica afferma – meglio dire affermava visto il cambiamento di idee del papa sicuramente suggerite dal suo Capo – che le preghiere dei vivi in favore dei morti muovono la misericordia di Dio diminuendo così il tempo di permanenza delle anime nel Purgatorio.
Ma attenzione ha detto, l’altro giorno, Ratzinger, l’ex soldato della Hitler Jugend, l’ex duce della Santa Inquisizione, l’ex firmatario del documento che sanciva la scomunica per chiunque avesse denunciato un atto di pedofilia compiuto da un appartenente alla Chiesa, ovverossia Benedetto XVI, attenzione : “La grazia – ha spiegato Ratzinger- non esclude la giustizia …I malvagi alla fine, nel banchetto eterno, non siederanno indistintamente a tavola accanto alle vittime, come se nulla fosse stato”.  È chiaro credenti cattolici, i vostri parenti un po’ cattivelli, anche quelli proprio stronzi, se voi gli fate fare un po’ di messe di suffragio o pagate con una donazione qualche indulgenza, magari non siederanno proprio vicino vicino al vostro dio, perché vicino al Creatore siederanno le vittime, magari qualche vittima stuprata da un prete pedofilo, invece i cattivi siederanno un po’ più in là, magari li faranno accomodare in cucina, che poi non è che si sta tanto male.

La comunità dei cattolici non si deve neppure tanto preoccupare se, come dice Ratzinger, nel Giudizio Finale, Dio chiamerà «in causa le responsabilità” di ognuno di noi, perché i credenti sono una S.r.l.,  cioè una Società a Responsabilità Limitata, quindi, per entrare in questo interminabile banchetto divino, basterà una bella confessione dei peccati, una bella assoluzione, quattro Ave Maria, tre Pater noster, e il gioco è fatto.

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