Sanità. La logica dei tagli mette a rischio la prevenzione

Federconsumatori: “Garantire a tutti diagnosi precosi e possibilità di guarigione”

ROMA –  Il cancro si conferma il vero e proprio killer del nostro tempo: secondo le stime per il 2012, i decessi saranno 175mila – pari a 500 morti al giorno – e vengono effettuate circa mille nuove diagnosi ogni 24 ore. Ad esempio i recenti dati sulla diffusione del tumore al polmone – si prevede che i casi nel 2030 toccheranno quota 51mila – non fanno che aggravare una situazione a dir poco drammatica. Studi clinici e scientifici dimostrano il ruolo fondamentale della prevenzione nella cura delle diverse forme di tumore ma in Italia i tempi di attesa per visite ed esami oncologici sono lunghissimi: come emerge anche dalle segnalazioni pervenute ad alcune sedi territoriali della Federconsumatori, circa 20 cittadini su 100 non riescono a sottoporsi in tempi utili agli esami oncologici. “Sarà ancora possibile mantenere il miglioramento del trend delle guarigioni grazie alle campagne di screening e all’efficacia delle terapie? Quale prevenzione sarà possibile in futuro con i recenti tagli al Sistema Sanitario Nazionale?” E’ questo l’allarme lanciato da Ferdconsumatori.
“Minori risorse – fa sapere l’associazione –  non possono che comportare un peggioramento qualitativo dei servizi e dei livelli di assistenza. Paradossalmente , infine, per effetto dei tagli, la sanità privata risulta spesso più conveniente rispetto a quella pubblica e convenzionata. Ricordiamo dunque al Ministro della Salute che un cancro su tre è guaribile grazie alla prevenzione e che lo Stato ha il dovere di garantire la diagnosi precoce e la guarigione anche a chi non può o non vuole rivolgersi alla sanità privata”.

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