Bocciate le sigarette elettroniche. Sono pericolose e provocano danni

ROMA – La moda delle sigarette elettroniche sembra essere svanita. Infatti oggi l’Istituto superiore di sanità le ha bocciate: uno studio  reso noto dal ministero della Salute evidenzia possibili effetti dannosi per quelle contenenti nicotina specie per i giovani, oltre alla «non provata efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo», in linea con l’Oms.

Lo studio contiene una «valutazione del rischio» per la salute umana delle sigarette elettroniche che contengono nicotina, effettuata sulla base di un complesso algoritmo. E l’ISS conclude che le sigarette elettroniche contenenti nicotina «presentano potenziali livelli di assunzione di nicotina per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori in giovane età».

La nota dell`Istituto superiore di sanità fa specifico riferimento a quanto affermato dall`Organizzazione mondiale della sanità: «L`Oms ritiene che sebbene i produttori vendano gli Ends (Electronic Nicotine Delivery System) come dispositivi efficaci che aiutano a smettere di fumare, ad oggi non esiste evidenza scientifica sufficiente a stabilirne la sicurezza d`uso e l`efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo e andrebbero regolamentati come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti da tabacco». Il ministero della Salute – ricorda lo stesso dicastero – segue da tempo l’evoluzione delle conoscenze sulla materia ed ha emanato, nel febbraio 2010, prescrizioni per l’etichettatura di tutti i prodotti, in particolare relativamente alla concentrazione di nicotina, alla presenza dei simboli di tossicità e alla necessita di tenere tali prodotti lontano dai bambini.

Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, sottolinea che «lo studio conferma il grande livello di attenzione verso tutti i fattori di rischio, nel quando della più ampia battaglia della prevenzione che quest`anno il ministero della Salute ha rafforzato. Il principio di prevenzione e il principio di precauzione sono i due riferimenti della nostra azione politica e amministrativa».

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