Bersani si è stufato. Le sceneggiate di Monti, Berlusconi e Casini

ROMA – Bersani si è stufato.Come apre una tv trova qualcuno che lo attacca, da Monti, a Berlusconi, Casini, Fini, Ingroia, Di Pietro. Grillo e quelli che hanno un nome sulla lista per farsi riconoscere meglio. Quelli che si sciacquano la bocca ogni mattina, ancor prima di lavarsi i denti, con le parole democrazia, trasparenza, partecipazione dei cittadini.

Dimenticano, tanto per fare un esempio, che per mettere insieme le liste dei candidati  si sono riuniti i capi bastone vale anche per Monti, ed hanno deciso ciò che li faceva più comodo. Per non parlare dell’orrida sceneggiata  che ha avuto come protagonisti Berlusconi e Verdini in primo luogo.i verrebbe voglia di dire che stiamo con Cosentino, fatto fuori da questi due personaggi che non sono certo angeli  piovuti dal cielo,Il cavaliere, lo dice lui stesso, è un pluri processato. Certo colpa dei magistrati che complottano contro di lui, Bocassini in prima fila, ma la realtà che già si èprweso nell’anno passato una bella, anzi brutta, condanna con perfino l’interdizione dai pubblici uffici il ched significherebbe una lunga vacanza a casa del suo amico Briatore, accompagnato dalla badante, scusate,la giovane fidanzata che lo ama da morire.. Magari insieme a Dell’Utri, con condanne al seguito, anche lui con badante, scusate fidanzata. E Bersani che si èmesso in gioco con le primarie quando poteva  candidarsi direttamente a presidente come orevedeva  lo statuto del Partito, e poi le primarie per i parlamentare con più di tre milioni di cittadini che hanno messo il loro voto nell’urna, che ha dato vita ad una coalizione di centrosinistra, con Vendola,  socialisti, Tabacci, Donadi ex Idv, altri progressisti, che ha aperto la porta a tante donne, sono circa l40% nerller liste del Pd? Ogni giorno deve ascoltare una lezione.  In particolare Monti lo rimprovera   perché avrebbe messo l bastone fra le rupte in merito alla questioni sociali, pensioni, lavoro.

Il valore degli emendamenti del Pd
Lui avrebbe fatto molto di  più. In realtà per il<professore la questione sociale deve esser dura a digerire, così come per la professoressa Fornero. In realtà se non c’era il Pd che  con i suoi emendamenti migliorava i testi presentati dai ministri su tanti problemi gli esodati stavano ancora lì ad attendere,. Monti e Fornero non se ne erano neppure accorti. La questione sempre aperta,ma qualche passo avanti èstato fatto, grazie al Pd, ai sindacati, alla Cgil, in primo luogo. Non parliamo di Berlusconi, per carità di patria. Lui ha dato ordine a Alfano di attaccare a più non posso, di raccontare vballe, di inveire. A Ballarò il segretario del cavaliere ha aggredito, a parole, ma se avesse potuto sarebbe andato oltre, Susanna Camusso affermando che la Cgil era per l’aumento delle tasse, sempre e comunque.. Si  è sgolato, urlava, inveiva,con il conduttore Floris che se ne stava a guardare. Camusso aveva detto che chi ha di più deve pagare di più per dare modo a chi ha meno di pagare meno. Non ci pare una posizione da bolscevichi. Bersani non ci sta.” La questione sociale è un tema troppo trascurato. E’ stato abbandonato dalla destra ma responsabilità ne ha anche l governo tecnico. Io intendo che  il mio partito lo assuma come priorità. Non mi piace   il tanto politicismo, il po’ di cabaret di una discussione  che non riesce a ,prendere in mano la realtà” Poi sbotta: “Non è che dal miliardario uno può aspettarsi delle critiche. E così dal tecnico. Anzi, per favore- dice- pronuncino almeno la parola esodati. Perché io non accetto di vedermi fare le pulci da chi non dice nemmeno la parola”. Già le pulci, Bersani si è stufato.”’Finché il Pd era al governo-afferma- andava tutto bene, Adesso invece pare sia tutto sbagliato”.

Ci mancava la solita battuta dell’Udc contro Vendola.Poi arriva

Ci mancava Casini,se ne sentiva il bisogno era qualche minuto che non parlava e i giornalastri, ll giornalismo è altra cosa, erano privi di benzina per farà girare l motore. E  lui puntale arriva,consegna alla stampa la battuta  che pensa troverà qualche cretino che ci fa il titolo. “ Non saremo crocerossine”, dice il Ferdi e ci gongola, si compiace con se stesso. “.”Noi amiamo il prossimo, ma non siamo crocerossine, non è che il nostro ruolo può essere di supporto per le mancate vittorie altrui”.  Ribadisce la volontà di vincere le elezioni e garantisce che il suo appoggio andrà a “ogni tentativo di serio riformismo in Italia”. Ma di una cosa è certo: “Escludo la possibilità di poter conciliare la nostra piattaforma riformista con quella di Vendola. Non escludo e non ‘includo’ nulla d’altro”. Ecco ci mancava l’attacco a Vendola.Quando uno non sa cosa dire se la prende con il< presidente della Puglia Poi giù una sciocchezza dopo< l’altra che a nche a Crozza riuscirebbe difficile farne l’imitazione. Ribadisce dall’alto del suo 4% che “ vogliamo vincere”. Se uno vince alla Camera non può pensare di governare, questa è una aspirazione di Bersani. Bontà sua, dice che lo capisce Ma non può   può governare, aspirazione a parte..Ma dovrebbe anche capire che uno se perde alla Camera e  al Senato non può governare, nel senso di fare il presidente del Consiglio.Aspirazione a parte . E magari neppure il oresidente del Senato..

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