Tunisia. Amnesty, occorre un’indagine urgente sull’uccisione di Chokri Belaid

ROMA – Amnesty International ha chiesto alle autorita’ tunisine l’apertura immediata di un’indagine approfondita, indipendente  e imparziale sull’uccisione dell’esponente politico di opposizione Chokri Belaid, ucciso a Tunisi il 6 febbraio 2013 di fronte alla sua abitazione.

Belaid, figura di spicco dell’opposizione di sinistra, era il segretario generale dei Patrioti democratici e criticava apertamente il governo, denunciando la violenza politica e chiedendo il rispetto dei valori democratici.

L’assassinio di Belaid, il primo del genere in Tunisia, e’ avvenuto nel contesto di crescenti tensioni tra i partiti politici. Esponenti dell’opposizione hanno denunciato di essere stati aggrediti e hanno accusato le autorita’ di non averli protetti adeguatamente.

Negli ultimi mesi, vi sono stati numerosi atti di violenza contro attivisti politici, sedi di partiti e incontri, compresa una riunione cui lo stesso Belaid aveva preso parte, il 2 febbraio. Anch’egli aveva denunciato di aver ricevuto minacce.

‘Le autorita’ tunisine non credano che potranno condannare l’omicidio e tirare dritto. Solo un’indagine pienamente indipendente e trasparente potra’ aiutare a fare luce sulle circostanze dell’omicidio di Chokri Belaid. Mai come oggi occorre che vi sia giustizia’ – ha dichiarato Hassiba Haji Sahraoui, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

‘Due anni dopo l’uscita di scena dell’ex presidente Ben Ali, assistiamo a una crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni che dovrebbero proteggere i diritti umani. Le tunisine e i tunisini non si accontenteranno di un’indagine superficiale’ – ha proseguito Sahraoui.

‘Questo agghiacciante omicidio dev’essere una sveglia per le autorita’. E’ loro dovere proteggere tutti dalla violenza, compresi coloro che criticano il governo o il partito di maggioranza Ennahda. Nessun gruppo, a prescindere dalla sua affiliazione, deve sentirsi al di sopra della legge’ – ha concluso Sahraoui.

Amnesty International ha ribadito di nutrire gravi preoccupazioni sulla mancanza d’indipendenza del potere giudiziario tunisino e di ritenere necessaria una riforma nel settore della sicurezza.

L’organizzazione per i diritti umani, di fronte alle imponenti manifestazioni seguite all’omicidio di Belaid, ha chiesto alle forze di sicurezza tunisine di evitare l’uso non necessario o eccessivo della forza e di garantire che le persone possano esprime le loro idee pacificamente e liberamente.

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