Diritto allo Studio, a tre mesi dal commissariamento di Laziodisu

ROMA – Il mese di Settembre è ormai alle porte, ma delle tante promesse fatte dalla giunta Zingaretti e dal commissario straordinario Laziodisu dott. Ursino, ben poche sono state mantenute.

Sebbene siano stati sbloccati i fondi per i secolari arretrati dell’ente, il pagamento della seconda rata delle borse di studio dell’anno passato vanta ormai due mesi di ritardo, ma non ci sono state ancora comunicazioni in merito e il rischio che si arrivi di nuovo ad ottobre prima dello sblocco dei fondi è elevato.
Per quanto riguarda il nuovo bando, ben poco di quanto ci era stato garantito nell’incontro avuto con il commissario il 18 luglio scorso è stato fatto.
L’innalzamento della soglia di accesso a 19.000€, che avrebbe permesso un ampliamento sostanziale degli idonei, si è trasformato in un aumento di poco più di 500 euro (-1200 € rispetto alle promesse). Non è stata inoltre abolita la mora per chi decide di rinunciare il posto alloggio dopo l’assegnazione, anch’essa rimasta invariata. Se la mora fosse stata abolita, avrebbe permesso agli studenti ai quali erano stati assegnati alloggi molto lontani e scollegati dall’università di provenienza di rinunciarvi, liberandoli per qualche altro studente bisognoso senza costi aggiuntivi.
Unica nota positiva del bando di quest’anno è la fasciazione dei posti alloggio in base alla tipologia (singole, doppia o doppia superiore).
A livello nazionale il Decreto del Fare, introducendo soltanto un nuovo sistema di borse per la mobilità accessibile secondo criteri di “merito”, non ha dato nessuna risposta all’emergenza nazionale degli idonei non vincitori nè all’esigenza di rifinanziare il fondo nazionale per il diritto allo studio. Anche quest’anno il diritto degli studenti di accedere a una borsa di studio varierà da Regione a Regione a seconda delle volontà di ciascun amministrazione.
“La Giunta Zingaretti aveva garantito che il diritto allo studio sarebbe stata una priorità” dichiarano gli studenti di Link Roma. “Servono delle azioni radicali di discontinuità con la gestione della Giunta precedente: sblocco immediato della seconda rata delle borse di studio e copertura totale degli idonei del prossimo anno accademico, oltre all’attivazione di politiche sull’abitare e sulla mobilità che permettano a tutti, a prescindere dalle proprie condizioni di reddito, di poter completare serenamente il proprio corso di studi. In questi ultimi anni i nostri atenei hanno registrato un forte calo delle immatricolazioni e un crescente numero di studenti costretti ad abbandonare gli studi a causa dell’impossibilità di sostenerne i costi. E’ tempo che alle promesse seguano delle azioni concrete”.
“Come studentesse e studenti di Link Roma siamo pronti a mettere in campo ogni azione per costringere la politica a darci delle risposte”, continua Tamara Capobianco di Link Roma. “In attesa che ricomincino le lezioni, abbiamo deciso di mantenere attiva la mail [email protected] usata nel mese di Luglio per raccogliere le segnalazioni di arretrati non pagati,per aiutare gli studenti apriremo nelle facoltà degli sportelli di aiuto alla compilazione del nuovo bando e abbiamo già pubblicato una contro-guida che dovrebbe facilitare coloro che intendono fare richiesta di borsa di studio”.

Leggi la ControGuida Bando Laziodisu 2013/2014

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