Greenpeace. Legambiente scrive al Presidente del Consiglio Enrico Letta

L’Esecutivo italiano intervenga presso il Governo Russo affinché vengano rilasciati i 28 attivisti e i due giornalisti arrestati ingiustamente”

 

ROMA – “Crediamo che anche il nostro Governo debba far sentire la propria voce a nome di tutti gli italiani. L’accusa di pirateria che pende sui 28 attivisti di Greenpeace e i due giornalisti, con il rischio di essere condannati fino a 15 anni di prigione per un’azione dimostrativa pacifica a difesa dell’Artico contro la piattaforma della Gazprom, ci sembra un’enormità assolutamente ingiustificata. L’Artico è un bene di tutti che va salvaguardato anche per le generazioni future”. Con queste parole il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza scrive una lettera al Premier Enrico Letta per chiedere l’intervento dell’Esecutivo italiano presso il Governo russo, affinchè vengano rilasciati gli attivisti e i due giornalisti freelance, ingiustamente arrestati il 19 settembre scorso e ancora trattenuti dall’autorità russa per aver tentato di assaltare la piattaforma Gazprom. Tra gli attivisti fermati c’è anche l’italiano Cristian D’Alessandro.

 

L’appello di Legambiente si va ad unire alla mobilitazione internazionale che è partita in queste settimane e che ha coinvolto personaggi illustri come gli undici Premi nobel per la Pace. E dall’assemblea annuale dei circoli in corso a Rispescia (Gr), Legambiente lancia un messaggio di solidarietá e di vicinanza agli amici di Greenpeace con una foto dallo slogan provocatorio “Colpevole di pacifismo”. Le azioni di Greenpeace, seppur eclatanti, sono pacifiche per definizione e quella che sta avvenendo in Russia, con la detenzione dei 30 membri dell’equipaggio della nave Arctic Sunrise, è una risposta violenta e spropositata al gesto di protesta dell’associazione ambientalista che vuole solo accendere i rifletteri sulla delicata questione dell’Artico e dell’inquinamento marino.

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