Calcioscommesse e razzismo. I due mali del calcio

CREMONA – Dalla nuova operazione contro le scommesse clandestine nel calcio, ne sono scaturiti quattro arresti e l’ iscrizione nel registro degli indagati di due ex-giocatori, Gennaro Gattuso e Cristian Brocchi per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

La Squadra Mobile di Cremona e il Servizio Centrale Operativo hanno eseguito, in diverse città italiane, alcune ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip della città Lombarda Guido Salvini ed anche una serie di perquisizioni a carico dei soggetti indagati.

I provvedimenti, richiesti dalla procura di Cremona riguardano l’ultima fase dell’inchiesta ‘Last Bet’, aperta nel  giugno 2010, che ha già portato all’ arresto di decine di giocatori ed ex giocatori, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri. 

Nei confronti dell’ex giocatore del Milan e campione del mondo a Berlino, Gennaro Gattuso, e dell’ex giocatore della Lazio Cristian Brocchi, sono state eseguite dalla polizia delle perquisizioni. Entrambi  erano in contatto con due degli arrestati. In particolare, Francesco Bazzani detto Civ, nel febbraio del 2012, una volta entrato nel centro sportivo di Milanello, dove si allena il Milan, aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso, nel tentativo di influenzare  le partite di Milan, Lazio e Juventus.

“Ho sentito Rino, cade dalle nuvole. In questo momento non possiamo fare alcun commento: vuole aspettare di capire”. Così Andrea D’Amico, procuratore di Gattuso, commenta la notizia. “È stato un fulmine a ciel sereno – ha anche detto, a Sky Tg24 -. Rino era fuori casa e adesso sta rientrando. C’è bisogno di aspettare, per saperne di più. I legali sono in contatto con la Procura. In questo momento è importante non tirare alcun tipo di conclusioni, ma bisogna capire come vengono fuori questi nomi. Gli inquirenti stanno lavorando e verificheranno tutto. Prima di arrivare a tirare delle conclusioni, bisognerà verificare. Quando vengono fuori queste notizie, l’eco che ne deriva è importante; nell’ipotesi che non vi siano responsabilità, successivamente l’eco è sempre minore. Bisogna aspettare un attimo, per capire le circostanze e i contorni, prima di dare giudizi. In passato altre persone si sono viste escludere dalle indagini: secondo me è doveroso stare in attesa e capire gli sviluppi”.

 Giorgio Perinetti, ds Palermo, ha rilasciato al Corriere dello Sport-Stadio le seguenti dichiarazioni: “Leggere del coinvolgimento di Gattuso mi ha meravigliato. Conosco Rino come un ragazzo limpido e amante del calcio e dello sport. Bisogna capire cosa c’è dietro queste notizie che stanno uscendo, perché al momento non si possono fare commenti, ma sono sicuro che avrà modo di chiarire la sua posizione”.

Davide Lippi, procuratore di Brocchi, è così intervenuto a Radio Crc, nella trasmissione ‘Si gonfia la rete’: “La parola indagato non significa condannato e nemmeno prosciolto. È chiaro che, quando si tratta di un calciatore coinvolto in certe questioni, la notizia ha risalto maggiore. Ma io, in qualità di persona che conosce sia Brocchi che Gattuso, dico che, quasi sicuramente, entrambi sono estranei ai fatti”. “Gattuso e Brocchi sono indagati e solo in futuro capiremo meglio. Al momento sono emerse solo telefonate riferite ad alcuni biglietti  ma, prima di dare giudizi, vediamo cosa emergerà da queste indagini. Parliamo di calciatori che sono prima di tutto ragazzi e quindi possono sbagliare ma, quando terminano la propria carriera, hanno la vita davanti. Brocchi ha appena cominciato la carriera di allenatore e una mazzata del genere non è cosa da poco”. “È normale che Cristian sia arrabbiato: vedersi arrivare le forze dell’ordine alle 6 del mattina in casa non è una cosa bella – ha sottolineato il procuratore -. La piaga del calcio scommesse è da combattere, ma ci andrei molto cauto, perché anche altre volte Brocchi è stato chiamato in causa. Cristian è sconvolto chiaramente, è molto arrabbiamo, ma anche sereno, perché estraneo a ogni fatto. Con la stessa misura con cui è stato enfatizzato l’accaduto, ci aspettiamo che quando sarà tutto finito, verrà detto anche che non c’entra nulla”. 


Quattro, le ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip Guido Salvini. Tra gli arrestati vi sono, Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani,definiti con l’ appellativo di ‘Mister X’ dai calciatori coinvolti nella precedente inchiesta. I due, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano il collegamento tra il mondo delle scommesse clandestine, i giocatori e le società di calcio. Spadaro, secondo l’accusa, sarebbe legato al giro dei ‘bolognesi’ di Giuseppe Signori mentre Francesco Bazzani, sia con i commercialisti dell’ex bomber della Nazionale, Bruni e Giannone (entrambi finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell’inchiesta), sia con Almir Gegic, uno dei leader del gruppo degli zingari. Le altre due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci, amico di Spadaro e dirigente del Riccione calcio, in contatto con l’ex presidente dell’Ancona calcio Ermanno Pieroni (anche lui coinvolto nella prima fase dell’inchiesta) e Fabio Quadri, ritenuto il factotum dello stesso Spadaro. 
“L’operazione di oggi è un ulteriore risultato che conferma l’impegno della Polizia contro il fenomeno del calcioscommesse e che va inserito in un contesto più ampio di indagini”. Queste le dichiarazioni  del direttore del Servizio centrale operativo della Polizia, Raffaele Grassi. Il risultato di oggi, aggiunge Grassi, è il frutto del proseguimento delle inchieste ‘Last Bet 1’ e ‘Last Bet 2’ “che hanno già consentito di arrestare complessivamente 54 soggetti e di indagare più di 120 persone”.

Un altro problema che affligge il calcio italiano è quello del razzismo

I cori razziali contro Balotelli, Mbaye e i napoletani durante i match della scorsa giornata di serie A hanno portato a sanzioni nei confronti di tre club della serie A. ammenda di cinquantamila euro e  chiusura delle curve per due turni, per  Inter e Roma. Un turno, invece per quella della Lazio a causa dei “buuu” razzisti a Mbaye nel match col Livorno, ma l’esecuzione è sospesa per un periodo di un anno, con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione rinnovata ed aggiunta alla precedente. Queste le decisioni del Giudice sportivo della serie A, Gianpaolo Tosel dopo le gare dello scorso weekend.

Sul tema del razzismo si è espresso, inoltre, Platini: “Il razzismo non e’ un problema del calcio ma della societa’. A volte i politici mi chiedono cosa posso fare io, la Uefa e la Fifa, per porre fine al problema. E io rispondo con una domanda: cosa potete fare voi? Le sanzioni sono severe per gli atti di razzismo negli stadi, e possono esserlo ancor di piu’ se si ripetono. Il principio contro il razzismo nel calcio e’ chiaro: tolleranza zero. Abbiamo un protocollo, bisogna rispettare tutti coloro che vengono allo stadio e chi non lo fa subisce una punizione severa. Si puo’ dire che Platini ha due mani di ferro contro il razzismo, perche’ il Congresso dell’Uefa mi ha autorizzato e sollecitato a lottare contro questo problema. Le sanzioni di questo protocollo? Sono le piu’ severe possibili, dalla perdita di punti per i club, che potrebbero compromettere la vittoria di un titolo o la categoria, sino alla squalifica per dieci partite ai giocatori che promuovono il razzismo. Ed e’ contemplata anche la chiusura di uno stadio”.

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