Agricoltura. Inserire prodotti nel Lazio in circuito di valorizzazione

ROMA – “Gli istituti tecnici agrari del Lazio producono prodotti molto buoni e diversificati tra di loro: vino olio, birra, formaggi e molto altro. Prodotti, questi, che le scuole vendono ai ragazzi e alle loro famiglie.

Dal momento che sto rilanciando l’Arsial anche dal punto di vista della promozione dei prodotti di qualita’, allora, ho pensato di inserire questi prodotti in un circuito di valorizzazione che intraprenderemo in maniera forte, anche con fiere internazionali”. Lo dice Antonio Rosati, commissario straordinario Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio), intervenendo al convegno ‘Violenza e minori. Prevenzione e recupero nella scuola e nel lavoro’, organizzato dall’Istituto agrario romano ‘Emilio Sereni’, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, il Ministero della Giustizia, la fondazione Lions International, l’Arsial- Regione Lazio e l’Istituto di Ortofonologia. “Non solo- prosegue Rosati- insieme alla dirigente scolastica dell’istituto romano ‘Emilio Sereni’, la professoressa Patrizia Marini, ci e’ venuta questa idea: abbiamo pensato a un bando rivolto agli studenti degli istituti agrari laziali per realizzare il logo piu’ bello o significativo da mettere su tutti i prodotti, commercializzandoli poi grazie al supporto di Arsial. Stiamo anche pensando di premiare il logo che vincera’ con uno stage, per chi lo ha creato, in un’azienda italiana o estera, con l’obiettivo di fare rete”.    “Anche da questo punto di vista, infatti, l’esperienza ci dice che da soli non si puo’ affrontare questa crisi, da soli non si crea quel tessuto di comunita’ di cui un Paese ha bisogno. Per uscire da questa terribile crisi economica- conclude il commissario straordinario Arsial- dobbiamo stare insieme, cooperare per competere”.

 (Dire)

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