La Disney chiude i ponti con i Boy Scout of America, troppe discriminazioni contro gli omosessuali

ROMA-  La fabbrica dei sogni mette un punto fermo alla sua collaborazione con l’associazione scout degli Stati Uniti. I continui divieti verso i gay di occupare postazioni di un certo prestigio all’interno dell’organizzazione giovanile americana, hanno portato la Disney a sospendere le donazioni da tempo effettuate per beneficienza: solo nel 2010 venne donata una cifra pari a 5 milioni di dollari.

Per la Disney è diventato inutile sprecare tanto denaro per una associazione che non lo merita: anche se dal primo gennaio i giovani omosessuali sono ammessi a far parte della BSA, rimane la discriminazione verso gli adulti e l’impossibilità di diventare capi.

Un duro colpo arriva quindi per i Boy Scout of America, che si vede costretta a tagliare molte iniziative, come spiega nel comunicato ufficiale : “Avremmo preferito che tutti si concentrassero sugli obiettivi della nostra opera e sul bene dei ragazzi”. Ma le politiche discriminatorie contro gli orientamenti sessuali non possono essere digerite da una compagnia che, da sempre, ha dipinto sugli schermi l’immagine di famiglie allargate, composte da personaggi tra cui esistono parentele non specificate, dalle quali traspare solo felicità e amore.

La Disney non intende rivedere la decisione, e trova inoltre l’appoggio da parte di associazioni come la Human Right Campaign, la quale pensa che questa sia una mossa importante, in quanto la Disney da sempre si impegna per superare le montagne discriminatorie che molti non riescono a scalare, lanciando forti messaggi verso i giovani e prendendo decisioni come l’interruzione delle donazioni ai Boy Scout, con l’obiettivo di condurre la gente ad aprire la mente alla modernità.

Ovviamente non potevano mancare reazioni conservatrici, contrarie a quanto accaduto. La blogger Kathryn Skagg scrive : “Come già nei loro film di animazione e nelle loro storie continua la loro campagna per rendere l’omosessualità qualcosa di naturale”. La lobby cristiana One Million Moms minaccia ritorsioni economiche, affermando: “Boicotteremo i loro prodotti”. Nonostante le critiche e il disaccordo, molte sono le aziende che si stanno muovendo per sostenere i proprio dipendenti gay; inoltre Ups, Intel, AT&T e Alcoa sono intenzionate a sospendere anche  i loro contributi verso i Boy Scout.

Era solo il 1991 quando i movimenti gay e lesbici americani scelsero il parco di Orlando in Florida per il loro Gay Days Walt Disney World, per celebrare il diritto di essere famiglie come tutte le altre. Questo dimostra come la speranza della Disney di abbattere le barriere della”diversità”, non si sia mai spenta.   

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