Social Media Week a Roma tra comunicazione e politica

ROMA – Si è chiusa oggi la Social Media Week apertasi il 22 settembre a Roma, appuntamento che raccoglie simultaneamente, in varie città del pianeta, addetti alla comunicazione, uffici stampa, giornalisti, spin doctors o più semplicemente, appassionati smanettoni di Facebook.

Si scopre però che alla fine è la politica l’elemento che raccoglie maggiore consenso. Infatti, in una sala gremita del MoMeC – Montecitorio Meeting Centre, a 10 passi dal più noto palazzo, si parla della fulminante ascesa di Matteo Renzi attraverso l’uso di Twitter.

Altro però non si tratta che la Presentazione del libro “ArrivoArrivo”, dei giornalisti Matteo Grandi e Roberto Tallei, una certa analisi delle dinamiche social della politica e in particolare del Premier Matteo Renzi.

Fra storytelling, capitoli analitici e intrattenimento, la pubblicazione, che si impone di raccontare un pezzo della storia contemporanea del Bel Paese, non riesce bene nell’intento, anche e giudicare dalla presentazione dei due autori presenti in sala.

Infatti si assiste a una autentica apologia sulle presunte abilità comunicative del Premier Renzi.

Ma c’è chi in questo volume vede l’ennesimo tentativo di rilanciare la persona del premier in vista del forte declino in termini di consenso.

Numerose le inesattezze formulate durante la presentazione: dalla discontinuità con l’ex premier Berlusconi, nonostante il “Nazareno Pact”, fino ad arrivare ad affermare che Renzi sia stato il primo ad utilizzare la rete e i social con feedback immediato, quando Grillo si attesta come vero pioniere dell’utilizzo della rete e di tutti  i suoi strumenti, social compresi.

Insomma, questa presentazione si attesta più come salvagente che come bilancio di una politica, al momento, fatta solo ed unicamente di annunci social, twittando a destra, molto, e a manca, semre meno.

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