Terrorismo. Renzi, stop a norma di controllo su web

ROMA – Stop di Matteo Renzi alla norma del dl anti-terrorismo che consentirebbe intercettazioni ‘preventive’ da parte della polizia  nei pc e nei profili social privati. La norma è stata dunque stralciata.  Come è stato spiegato da fonti di palazzo Chigi, si tratta di un tema delicato e importante che riguarda diritti, privacy e sicurezza e che verra affrontato in maniera più complessiva all’interno del provvedimento sulle intercettazioni già in esame in commissione.

Nei giorni scorsi era stato il garante della Privacy Antonello Soro a dare l’allarme: “Il provvedimento mina il diritto alla riservatezza”. 

L’Aula ha comunque rimandato il testo alla Commissione Giustizia. La commissione Giustizia si riunirà per recepire le condizioni poste al parere dalla commissione Bilancio e gli emendamenti presentati in aula sui quali è stato dato parere positivo. 

Dopo lo stralcio infatti della norma, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha chiesto di “accelerare sul ddl sulle intercettazioni che è stato approvato dal Consiglio dei ministri e in quella sede trattare anche il tema delle intercettazioni telematiche che abbiamo stralciato oggi dal decreto legge antiterrorismo”.

Per Alfano, il provvedimento sulle intercettazioni deve essere discusso “al più presto. Oggi abbiamo stralciato perché abbiamo visto che c’era un tentativo di strumentalizzare”, ha aggiunto Alfano. “La mia idea – ha proseguito – è di non dare un vantaggio ai terroristi in nessun campo e in nessun ambito. Quindi abbiamo deciso di accelerare sulle intercettazioni e così sarà molto bello vedere chi è a favore della sicurezza e chi è il difensore della privacy”.

“Nelle intercettazioni si parlerà non solo delle intercettazioni telefoniche ma anche di quelle telematiche e così vediamo se c’è qualcuno che è a favore della privacy ma solo quando magari si parla di intercettazioni telematiche e non lo è quando si parla di intercettazioni telefoniche. Insomma non puoi essere a favore della privacy per il computer e contro la privacy quando c’è da intercettare le telefonate”, ha detto il ministro. Nel dl antiterrorismo, ha precisato, “restano e vengono sostenute dall’intera maggioranza le norme che danno più poteri ai magistrati per spegnere i siti attraverso cui si può veicolare un messaggio di radicalizzazione ed estremismo”.

La norma, contenuta nell’articolo 2 del dl e poi stralciata su richiesta dello stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi, permetteva, in materia di intercettazioni di comunicazioni informatiche e telematiche, di utilizzare programmi informatici per acquisire “da remoto” le comunicazioni e i dati presenti in un sistema informatico.

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