Alzheimer, ora è possibile leggere tradotta la Dichiarazione di Glasgow

Dichiarazione di Glasgow: finalmente è possibile leggerla e firmarla online anche in italiano. La Federazione Alzheimer Italia ha tradotto in italiano e inserito sul suo sito la Dichiarazione di Glasgow www.alzheimer.it/ glasgow.html

MILANO – Finalmente è possibile sostenere concretamente la lotta alla demenza che colpisce 44 milioni di persone nel mondo, di cui oltre 1 milione sono italiani.

È infatti online il testo in italiano della Dichiarazione di Glasgow, siglata lo scorso 20 ottobre da Alzheimer Europe (organizzazione rappresentativa di 36 Associazioni Alzheimer in Europa), per chiedere ai leader mondiali di riconoscere la demenza come priorità di salute pubblica e di creare sia una strategia europea per la lotta alla demenza sia singoli piani nazionali. Chiunque può sottoscriverla CLICCA QUI

Il testo della Dichiarazione di Glasgow è stato tradotto in italiano dalla Federazione Alzheimer Italia:

http://www.alzheimer.it/glasgow.html ed è presente anche sul sito del Ministero della Salute:

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2020

Le Associazioni Alzheimer europee che hanno firmato all’unanimità il testo si impegnano – come si legge nella Dichiarazione – “a promuovere i diritti, la dignità e l’autonomia delle persone affette da demenza. Questi diritti sono universali e garantiti nella Convenzione europea per i diritti dell’uomo, nella Dichiarazione universale dei diritti umani, nella Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, nei diritti civili e nella Convenzione sui diritti delle persone con disabilità”.

E, nello specifico, “noi affermiamo che ciascuna persona affetta da demenza ha: il diritto a una diagnosi tempestiva; il diritto ad accedere a un supporto post-diagnostico di qualità; il diritto a cure centrate sulla persona, coordinate e di qualità per tutta la durata della malattia; il diritto a un equo accesso alle terapie e agli interventi terapeutici; il diritto a essere rispettata come individuo nella propria comunità”.

Per quanto riguarda il riconoscimento della demenza come priorità di salute pubblica a livello europeo, la Dichiarazione di Glasgow pone alla Commissione Europea 4 richieste specifiche: 

1. Sviluppare una strategia europea per la demenza; 

2. Designare un funzionario di alto livello per coordinare le attività e la ricerca nel campo della demenza; 

3. Costituire un gruppo di esperti europei sulla demenza al quale partecipino anche funzionari della Commissione, rappresentanti degli Stati Membri e della società civile al fine di condividere buone pratiche; 

4. Supportare finanziariamente le attività di Alzheimer Europe, il suo European Dementia Observatory e il European Dementia Ethics Network attraverso il programma di salute pubblica.

Mentre ai Governi nazionali chiede 3 impegni:

1. Sviluppare strategie globali sulla demenza con stanziamento di fondi e una chiaro sistema di monitoraggio e valutazione;

2. Coinvolgere persone affette da demenza e i loro familiari nello sviluppo e nel prosieguo di queste strategie nazionali; 

3. Supportare le associazioni nazionali che si occupano di demenza e Alzheimer.

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La malattia di Alzheimer 

Demenza è un termine usato per descrivere diverse malattie che comportano l’alterazione progressiva di alcune funzioni (memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento, personalità e comportamento) di severità tale da interferire con gli atti quotidiani della vita. La demenza non ha confini sociali, economici, etnici o geografici. La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza (rappresenta il 50-60% di tutti i casi). È un processo degenerativo che colpisce progressivamente le cellule cerebrali, provocando quell’insieme di sintomi che va sotto il nome di “demenza”, cioè il declino progressivo e globale delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione. Nel 2013 le persone affette da demenza in tutto il mondo sono 44 milioni (nel 2010 se ne stimavano 35 milioni), con una previsione di raggiungere i 76 milioni nel 2030 (stima precedente: 66 milioni) e i 135 milioni nel 2050 (stima precedente: 115 milioni). In Italia si stima che la demenza colpisca più di un milione di persone, e di queste oltre 600 mila soffrano della malattia di Alzheimer. 

Federazione Alzheimer Italia, rappresentante unico per l’Italia di Alzheimer’s Disease International (ADI), è la maggiore organizzazione nazionale non profit dedicata alla promozione della ricerca medica e scientifica sulle cause, la cura e l’assistenza per la malattia di Alzheimer, al supporto e sostegno dei malati e dei loro familiari, alla tutela dei loro diritti in sede sia amministrativa sia legislativa. Riunisce e coordina 47 associazioni che si occupano della malattia e opera a livello nazionale e locale per creare una rete di aiuto intorno ai malati ed ai loro familiari. 

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