Onu denuncia sfruttamente e abusi sessuali dalle missioni dei caschi blu

NEW YORK – Caschi blu dell’Onu hanno praticato sesso a pagamento con più di 225 donne di Haiti costrette a prostituirsi per mancanza di cibo e medicinali ed hanno commesso abusi sessuali su minori: è quanto emerge da un rapporto interno delle Nazioni Unite ottenuto dall’Ap, secondo cui lo sfruttamento sessuale nell’ambito di queste missioni è ancora notevolmente sottovalutato.

Il documento anticipato dall’agenzia è stato realizzato dall’Office of Internal Oversight Services (OIOS), l’organismo che ha il compito di indagare sulle attività interne dell’Onu, e verrà pubblicato questo mese. Il testo indaga su come le missioni di peacekeeping, che contano 125mila persone in alcune delle aree più problematiche del mondo, gestiscono il persistente problema dell’abuso e dello sfruttamento sessuale. Il rapporto indica tra l’altro che circa un terzo dei presunti casi di abusi sessuali coinvolgono minori di 18 anni e che l’assistenza a queste persone mostra «gravi lacune». L’anno scorso, riporta il documento, gli inquirenti hanno intervistato 231 persone in Haiti che hanno avuto rapporti sessuali con caschi blu: tra i motivi che spingono a prostituirsi le donne di zone rurali hanno spesso citato «necessità» come la fame, la mancanza di medicinali e di articoli per la casa. Spesso in cambio di prestazioni sessuali vengono offerti telefoni cellulari, computer portatili e profumo, oltre al denaro.

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