Ambiente. Direttive habitat e uccelli. Domani si vota a Bruxelles

Mezzo milione di cittadini europei hanno firmato l’anno scorso una petizione per difendere le direttive europee e per chiederne un’efficace applicazione

ROMA – Confermare le direttive Habitat e Uccelli e applicarle con più efficacia in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea. E’ quanto chiedono oggi gli europarlamentari italiani le associazioni Legambiente, Lipu e Wwf alla vigilia di un importante e fondamentale voto a favore della biodiversità europea.

Domani, infatti, gli europarlamentari voteranno la relazione della Commissione per l’Ambiente, la “Mid term review” sulla Strategia per la biodiversità al 2020, che propone importanti azioni – da portare avanti sia a livello europeo che a livello nazionale – utili a raggiungere gli obiettivi della Strategia.

Nella relazione – sottolineano Lipu, Legambiente e Wwf – si chiede l’attuazione piena, l’applicazione e il finanziamento delle direttive europee Uccelli e Habitat quali strumenti principali per arrestare la perdita di biodiversità entro il 2020, respingendo così l’ipotesi di una loro revisione, che porterebbe a ritardi, incertezze e problemi.

La preoccupazione per il tema del declino della biodiversità è stato manifestato in modo massiccio l’anno scorso da mezzo milione tra cittadini e aziende di tutta Europa, che hanno chiesto alla Commissione europea, grazie alla campagna internazionale #Allarmenatura,  non solo la difesa delle direttive europee Habitat e Uccelli ma anche una loro più efficace applicazione, un timore confermato nell’ottobre scorso dall’Eurobarometro dove l’80% degli europei si dichiarava preoccupato della perdita di biodiversità.

E’ dimostrato che, se correttamente applicate, le direttive europee portano grandi risultati e benefici per tutti. Basti pensare al recupero spettacolare di specie come la lince iberica, l’aquila di mare e l’orso, oltre alla salvaguardia di un grande patrimonio di biodiversità. “Ma la scarsa applicazione delle norme nazionali e in alcuni casi il sottofinanziamento – scrivono le associazioni – insieme ad altre politiche europee non amiche dell’ambiente, hanno portato al continuo declino della biodiversità in Europa”.

La stessa Commissione europea, nel 2013, nel report The Economic Benefits of the Natura 2000 Network, stimava che 200-300 miliardi di euro siano generati da rete Natura 2000 come benefici e servizi ecosistemici, e che la stessa rete e il suo indotto generino 4,5 milioni di posti di lavoro.

In vista dunque del voto di domani, e inoltre della conclusione della Fitness Check sulle direttive comunitarie Habitat e Uccelli (ossia del percorso di valutazione dello stato di salute delle due direttive), che si concluderà nella prossima primavera, le associazioni chiedono agli europarlamentari di sostenere, con un voto favorevole, la relazione della Commissione per Ambiente, perché “una migliore applicazione e attuazione delle direttive, insieme a un finanziamento adeguato, sarebbe un bene per la natura, per i cittadini dell’Unione, per le imprese europee e per il futuro dell’Europa”.

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