Agricoltura. Il testo unico sul vino taglia il 50% della burocrazia

ROMA – L’arrivo del testo unico sul vino “taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore”.

E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare positivamente l’approvazione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati il Testo unico del vino. Un testo ampiamente condiviso che raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli”, ha precisato Moncalvo. Il testo unico tra l’altro porterà alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, ma anche semplificazioni sulla normativa accise da lungo tempo attese e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero e – continua la Coldiretti – a sostegno delle esportazioni del vino Made in Italy. L’Italia ha conquistato nel 2015 il primato mondiale nella produzione di vino con 47,4 milioni di ettolitri e dal punto di vista qualitativo puo’ contare sul primato in Europa per numero di vini con indicazione geografica (73 Docg, 332 Doc e 118 Igt). Nel 2015 – conclude la Coldiretti – è stato ottenuto il record delle esportazioni di vino per un valore di 5,4 miliardi di euro, la prima voce dell’export agroalimentare nazionale.

 

 

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