Stop TTIP Italia, per un altro modello economico e sociale

A Roma il 7 maggio manifestazione nazionale

ROMA – Il 7 maggio a Roma manifestazione nazionale contro il TTIP. Una mobilitazione  promossa dalla campagna Stop TTIP Italia, per fermare questo trattatoche non tiene conto dei diritti e dei beni comuni dei cittadini.  Questo il motivo che vede un’ampia partecipazione nella capitale.

Chiediamo a tutte le donne e gli uomini da sempre attivi in difesa dei diritti e dei beni comuni, ai sindaci, ai comitati, alle reti di movimento, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni contadine e consumeristiche, agli ambientalisti e al mondo degli agricoltori e delle piccole imprese e a tutti quanti hanno a cuore la democrazia, di costruire assieme a noi unagrande manifestazione nazionale a Roma il 7 maggio 2016″. Questo l’invito degli organizzatori che chechiedonon a tutti i cittadini di mobilitarsi per difendere i propri diritti e la propria sovranità che sono seriamente messi in pericolo dal trattato transatlantico le cui trattative vanno proseguendo in segreto tra Europa e Stati Uniti, come emerso anche dai documenti recenti classificati copme segreti.

Le ragioni del dissenso

L’Unione Europea e gli Stati Uniti presentano questo accordo come una questione tecnica, invece si tratta di argomenti che toccano da vicino la quotidianità di tutti: l’alimentazione e la sicurezza alimentare, le prospettive di sviluppo economico e occupazionale, soprattutto delle piccole e medie imprese, il lavoro e i suoi diritti, la salute e i beni comuni, i servizi pubblici, i diritti fondamentali, l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge e la democrazia.

Da ora al prossimo giugno, i negoziati entrano in una fase decisiva. Infatti, nonostante gli incontri negoziali siano ben lungi dall’aver trovato un accordo su molti dei punti in agenda, esiste una forte pressione per produrre una sintesi prima che le elezioni statunitensi entrino nel vivo con il rischio di regalare ai cittadini un esito molto pericoloso: un accordo quadro generico, che permetta ad USA e UE di sbandierare il risultato raggiunto, per poi procedere alla sua applicazione dettagliata attraverso tavoli “tecnici”, che opereranno con ancor più segretezza e opacità di quelle che da tempo denunciamo.In questo modo inoltre il governo degli Stati Uniti, la Commissione Europea e le multinazionali che spingono il TTIP vorrebbero ottenere il risultato di depotenziare la protesta, che in questi tre anni si è estesa a macchia d’olio su entrambe le sponde dell’Atlantico, mettendo assieme comitati, associazioni di movimento, organizzazioni contadine e sindacali, consumatori, cittadine e cittadini, che hanno rivendicato trasparenza e sfidato la segretezza che ha circondato lo sviluppo del negoziato sul TTIP.Una campagna che denuncia il delinearsi di un nuovo quadro giuridico pericoloso per i diritti e la democrazia, nel quale i profitti delle lobby finanziarie e delle grandi imprese multinazionali prevarrebbero sui diritti individuali e sociali, sulla tutela dei consumatori, sui beni comuni e sui servizi pubblici, negando nei fatti un modello di sviluppo e di economia attento ai lavoratori, alla qualità e all’ambiente.Il TTIP minaccia i diritti dei lavoratori, la tutela dell’ambiente e la sicurezza alimentare, mette sul mercato sanità, istruzione e servizi pubblici, pone a rischio la qualità del cibo e dell’agricoltura e l’attività di gran parte delle piccole e medie imprese. ma non solo. Il TTIP è anche un attacco alla democrazia, permettendo alle imprese multinazionali di chiamare in giudizio tramite strumenti di arbitrato estranei alla magistratura ordinaria e ad esse riservati in esclusiva, qualsiasi governo che con le proprie normative pregiudichi i loro profitti, limitando e disincentivando di fatto l’esercizio del diritto a legiferare di parlamenti, governi e amministrazioni locali democraticamente eletti.

L’appuntamento è il 7 maggio 2016 alle  ore 14 a Roma in Piazza della Repubblica da dove partirà un corteo verso San Giovanni.

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