Bagnasco: il gioco d’azzardo rovina le famiglie, spinge al suicidio

CITTA’ DEL VATICANO – Un vero e proprio “fantasma” che “sta crescendo nel Paese”: rovina le famiglie e spinge tanti al sucidio.

Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, descrive cosi’ il gioco d’azzardo” nell’intervento in apertura della seconda giornata di lavori dell’Assemblea dei vescovi. “La recente legge – ha ricordato il cardinale – intima che il numero delle slot machine si riduca del 30% in quattro anni; in realta’ e’ cresciuto del 10,6% in quattro mesi, salendo a 418.210. Negli ultimi sei anni, mentre fra la popolazione e’ salita la soglia della poverta’, l’affare-azzardo ha raggiunto il 350%, fino a 84 miliardi”. “A fronte di cosi’ cospicui interessi a diversi livelli, chi sara’ in grado di resistere alle pressioni delle lobby e intervenire in modo radicale?”, si e’ chiesto Bagnasco, facendo notare che “la ricaduta sociale della ludopatia e’ devastante per i singoli, che perdono il lavoro, rompono i rapporti familiari, diventano facile preda di altre dipendenze fino al suicidio, come ha affermato il Ministro della salute”. “I cittadini in che modo possono far sentire la propria volonta’ a fronte di problemi cosi’ gravi che perdurano da troppo tempo, corrompendo modi di pensare e stili di vita? Possono, i problemi, essere scaricati solo sull’Europa e sul mondo globale?”, gli altri interrogativi. “La democrazia avanzata deve cercare, non solo tollerare, il dialogo”, ha ammonito il presidente della Cei: “Esso deve essere praticato nella onesta’ degli atteggiamenti, nel rispetto di persone e istituzioni, alla ricerca di una sintesi alta e realistica. E’ su questi problemi che la gente vuole vedere il Parlamento impegnato senza distrazioni di energie e di tempo, perche’ questi sono i problemi veri del Paese, cioe’ del popolo”.

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