Rosarno. Uscire dal degrado e favorire l’integrazione

REGGIO CALABRIA – Alcune centinaia di migranti hanno manifestato a San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, per la morte del cittadino malese che ieri e’ stato ucciso da un carabiniere che era intervenuto per sedare una rissa e che, a sua volta, era stato ferito da una coltellata.

I migranti oggi hanno dato vita a un corteo che dalla tendopoli ha raggiunto la piazza antistante il Comune di San Ferdinando. “Italia razzisti”, “Italia mafia”, “Non siamo bestie”. Sono queste le frasi di alcuni degli striscioni esposti dagli immigrati.  Successivamente il corteo, con in testa Bartolo Mercuri, presidente dell’associazione “Il Cenacolo” che da anni si occupa di assistenza ai migranti, si è diretto  attraverso le strade del centro del paese, verso la tendopoli, che si trova a metà strada tra San Ferdinando e Rosarno. Assieme a Mercuri c’è Amadou, il fratello di Sekine, che ha in mano il verbale in cui sono contenuti i termini della discussione che la delegazione, nel corso dell’incontro nel Municipio di San Ferdinando, ha avuto con il vicequestore vicario di Reggio Calabria, Roberto Pellicone.

Il clima rimane ancora particolarmente teso, e segna inevitabilmente il clima in questa zona di degrado. Per questo il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha già gettato alcuni punti cardini per risolvere questa straordinaria emergenza: “Smantellamento della tendopoli di Rosarno; definizione delle politiche di integrazione e di accoglienza abitativa degli immigrati nella Piana di Gioia Tauro e tutela dei diritti dei lavoratori immigrati”.  “In tutto questo tempo – ha detto il prefetto Sammartino – lo Stato e gli enti locali, insieme a organismi e associazioni di volontariato, non hanno mai smesso di intervenire sulla grave situazione. Voglio ricordare, a tal fine, la forte iniziativa intervenuta con l’accordo interministeriale firmato lo scorso 27 maggio dai ministri dell’Interno, dell’Agricoltura e del Lavoro con le organizzazioni sindacali e le associazioni di volontariato e umanitarie, uno strumento fondamentale per implementare politiche positive e attive materia di lavoro e di diritti degli immigrati”. “Purtroppo quanto é avvenuto a San Ferdinando – ha concluso il Prefetto di Reggio Calabria – spinge ulteriormente ad affrontare le emergenze e le criticità senza alcun indugio”. In rappresentanza della Regione Calabria alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico partecipa l’assessore alle Attività produttive, Carmela Barbalace.

 

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