Rai. Lucia Annunziata se ne va. Viale Mazzini nel caos

ROMA – Anche la giornalista Lucia Annunziata ha dato le dimissioni  in polemica con il direttore di Rai3 Paolo Ruffini. Così dai palinsesti della televisione pubblica sparisce anche “In mezz’ora”, altra trasmissione che aveva fidelizzato parecchi ascoltatori. Annunziata ha presentato le sue dimissioni stamattina al direttore generale Lorenza Lei che le ha chiesto se si potevano trovare altre strade, ma lei ha risposto di no.

“Il direttore Paolo Ruffini – spiega Lucia Annunziata – lunedì 27 ha comunicato in comitato editoriale-aziendale di ritenere impossibile continuare a lavorare con me dopo la mia intervista al Messaggero ed ha chiesto alla Rai la possibilità di trasferirmi su altre reti. Ho preso atto – aggiunge – ed ho presentato questa mattina le mie dimissioni al direttore generale Lorenza Lei. Il dg mi ha chiesto se poteva trovare altre strade. Ho detto no, le mie dimissioni sono definitive”.

Già nella serata di presentazione dei palinsesti c’era stato uno scontro tra Ruffini e Annunziata, per l’assenza del suo programma dalla cartellina dei palinsesti autunnali che però il direttore aveva giustificato come un errore di stampa. Ma la giornalista aveva lasciato comunque la serata. Al momento, a quanto si apprende, l’addio alla Rai non prevederebbe un nuovo contratto con altra emittente.
Nel frattempo sull’episodio è intervenuto  Giorgio Merlo, Pd, Vice Presidente Commissione Vigilanza Rai: La Rai non può e non deve perdere la collaborazione e la presenza nei suoi palinsesti di Lucia Annunziata. Una professionista di livello che ha sempre interpretato un giornalismo libero e coraggioso senza faziosità e partigianeria. Da vero servizio pubblico. Non credo sia sufficiente una intervista su un quotidiano per interrompere una collaborazione lunga e proficua. Confido nella capacità di persuasione del Dg Lei affinchè Lucia Annunziata continui a svolgere la sua attività giornalistica in Rai”.
Ma orami sembra cosa impossibile che Annunziata torni sui suoi passi. Un’altra pezzo importante che se ne va e che la scia immaginare il caos che regna sovrano negli uffici di Viale Mazzini.

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