L’affitto incide fino al 70% sullo stipendio. Ci vuole una disciplina dei prezzi contro la speculazione

ROMA – Più della metà della busta paga se ne va per l’affitto. L’analisi è tutta nero su bianco in un libro di Francesco Maria Esposito che propone la disciplina dei prezzi immobiliari contro la speculazione e un piano casa da 480 mila alloggi “public housing” in 10 anni per far ripartire l’economia.

L’autore propone nel libro un piano abitativo pluriennale nazionale da circa 120 miliardi a costo zero per lo Stato, in grado di assicurare 480mila abitazioni di cui: 240mila convenzionate a 2000 ?/mq (50% volumi residenziali) dove ognuno puo’ acquistarne liberamente; 120mila garantite a 1500 ?/mq (25% volumi residenziali) destinate a giovani e precari; 120mila non profit a 1000 ?/mq (25% volumi residenziali) destinate a persone con reddito imponibile non superiore a 15 mila euro. 

Un progetto ambizioso che avrebbe anche il vantaggio di produrre fino a 500mila nuovi posti di lavoro nel settore delle costruzioni e nell’indotto, e comporterebbe un consumo di suolo quasi nullo mediante la logica del riciclo e della riqualificazione delle aree. Inoltre il progetto, corredato di tabelle esplicative, prevede norme precise sia per l’acquisto – il cui costo verrebbe equiparato ai costi di costruzione ed ai redditi – sia per la locazione, attraverso misure simili a quelle della legge tedesca sul caro-affitti, che prevede un aumento massimo definito e controllato entro il 10% della media dell’area in 5 anni, estendibile a tutte le abitazioni gia’ esistenti. 

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