No Tav. In Val di Susa arriva l’esercito. Una spesa doppia al finanziamento UE

ROMA – Dal 13 luglio nel cuore della Val di Susa, a Chiomonte, arriverà il 3° battaglione Susa, per affiancare Polizia e Carabinieri in difesa del cantiere della Tav che la popolazione locale non vuole affatto.

Così visto che ormai viviamo in un clima di regime dove le popolazioni locali sono completamente ignorate, il governo ha pensato di rafforzare le misure di sicurezza contro i terroristi No Tav. Ma quanto ci costa questa operazione?  I comitati no tav  che da anni seguono da vicino l’evolversi della vicenda hanno stimato che questa operazione militare costerà ai contribuenti una cifra folle, ovvero oltre 800 milioni di euro, pari al doppio del  finanziamento a fondo perduto  che l’Unione Europea ha promesso all’Italia. Infatti, secondo quanto diffuso dal movimento No TAV lo scavo della galleria geognostica e di servizio e costerà non meno di 143 milioni di Euro per 56 mesi di lavoro, mentre il dispositivo militare adottato per contrastare l’opposizione popolare costerà nel medesimo periodo 186 milioni all’anno, quindi in totale 868 milioni di €. (6 volte il valore dell’opera).

“Le analisi – avvertono i NoTav –  sono state fatte considerando i costi industriali e la struttura delle truppe (ufficiali, sottufficiali, truppa) ed i relativi costi diretti e indiretti (stipendio, ore di straordinario, indennità di missione, tredicesime, tfr, vitto e alloggio). Non sono stati considerati i costi diretti e indiretti dei veicoli e degli elicotteri, il costo dei lacrimogeni e le spese generali degli ufficiali di comando che non sono dislocati sul campo”.

“A La Maddalena, – scrivono gli esponenti NoTav –  secondo le dichiarazioni fornite dai media, sono stati schierati 1.920 uomini su 4 turni. Il costo di ciascun uomo è stato calcolato pari a € 265,06 al giorno in media. Il costo annuo di questo dispositivo è quindi di € 185.754.048. Questa valutazione era già stata fatta nel occasione della campagna dei sondaggi geognostici, pubblicati nei siti No TAV e mai smentiti. Quando dovesse essere aperto il cantiere per il tunnel di base di 57 km, il costo della difesa militare del cantiere per i presumibili 15 anni di lavoro potrà essere, a costi 2011, pari a € 2,79 miliardi di euro”.

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