Yemen. Da marzo 2015 uccisi 1.400 bambini

La denuncia dell’Unicef

SAN’A – Sono almeno 1.400 i bambini uccisi in Yemen e oltre 2.140 quelli feriti dal 26 marzo del 2015, ovvero dall’inizio della campagna militare lanciata dalla coalizione araba guidata da Riad contro gli houthi. Lo denuncia l’Unicef, che in un comunicato diffuso oggi conferma l’uccisione ieri di ”un bambino e altri quattro feriti in due attacchi vicino la scuola di al-Falah, nel distretto di Nihm, che si trova fuori dalla capitale Sana’a”. Come spiega Meritxell Relano, rappresentante Unicef in Yemen, ”gli attacchi alle aree civili continuano a uccidere e ferire sempre più bambini in Yemen. Invece di studiare, questi bambini stanno assistendo a morte, guerra e distruzione”. Relano aggiunge che ”con l’intensificarsi del conflitto, da marzo 2015, le Nazioni Unite hanno verificato che circa 1.400 bambini sono stati uccisi e oltre 2.140 sono stati feriti. Probabilmente i numeri reali sono molto più elevati. Circa 2.000 scuole in Yemen non possono più essere utilizzate perché distrutte, danneggiate, utilizzate come rifugi per famiglie sfollate o per scopi militari”.  ‘Le scuole devono essere luoghi di pace sempre, un santuario in cui i bambini possano imparare, crescere       , giocare ed essere al sicuro. I bambini non dovrebbero mai rischiare le loro vite solo per andare a scuola”, ha sottolineato la rappresentante dell’Unicef in Yemen. Relano conclude con un appello: ”l’Unicef rinnova il suo invito a tutte le parti in conflitto in Yemen, e a coloro che hanno influenza, a proteggere i bambini e fermare gli attacchi sulle infrastrutture civili, comprese le scuole e le strutture per l’istruzione, secondo il diritto Internazionale Umanitario”.  

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