Livelli bassi di colesterolo: un rischio maggiore di aterosclerosi e patologie cardiovascolari

La sigla Hdl sta per lipoproteine ad alta densità, considerate protettive (al contrario del colesterolo “cattivo” Ldl, lipoproteine a bassa densità) perché incaricate di “smaltire” il colesterolo, cioè di trasportarlo dal sangue e dalle pareti arteriose dei vasi al fegato, da dove viene poi eliminato dall’organismo.

Chi presenta bassi livelli di colesterolo Hdl ha un rischio maggiore di aterosclerosi e patologie cardiovascolari, ma sugli effetti di livelli molto alti di Hdl restavano dei dubbi.

Uno studio americano presentano al Congresso della Società europea di cardiologia Esc, che si è svolto a Monaco di Baviera in Germania, smonta il mito del grasso Hdl amico di cuore e arterie. “Tradizionalmente” i medici hanno detto ai loro pazienti che più ce n’è meglio è. Ma i dati della nostra ricerca e di altre dicono che non è così”, avverte l’autore Mare Allard-Ratick, della Emory University School of Medicine di Atlanta negli Usa. Il suo team ha infatti scoperto che livelli molto alti di Hdl aumentano il rischio di attacchi cardiaci o morte per cause cardiovascolari: quando superano i 60 milligrammi per decilitro di sangue, il pericolo di infarti o decessi cresce del 50% circa rispetto a quando sono compresi fra 41 e 60 mg/dl.

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