Francesco Totti: “The Spoon”

ROMA – Ci siamo quasi al calcio d’inizio di EURO 2020 ma prima che l’arbitro fischi il calcio d’inizio, torniamo un ventennio indietro, a quel pallonetto delicato e irriverente che balzò alla cronaca calcistica con il nome del “cucchiaio”.

Parliamo della semifinale tra Italia e Olanda agli Europei del 2000, che si disputò proprio all’Amsterdam Arena. Dopo lo 0-0 nei tempi regolamentari, Francesco Totti fu incaricato di calciare il terzo rigore per gli azzurri e da quel momento, il “cucchiaio” divenne celebre in tutto il mondo. Cinque parole: “mo je faccio er cucchiaio” e Totti passò alla storia per un gesto tanto semplice quanto tecnico. Un gesto però che non ha attirato proprio le simpatie di tutti. Ad iniziare ovviamente dagli stessi olandesi.

In questi giorni infatti è stato un susseguirsi di sfottò sui social tra i campioni di allora come Clarence Seedorf e lo stesso numero 10 giallorosso che ha deciso in questi giorni di raggiungere ad Amsterdam i rivali del famoso match per scusarsi. O forse no. È questo il cuore di The Spoon, un’iniziativa tutta italiana firmata Heineken®, che ancora una volta ha presentato un tema importante come la sana rivalità, nel classico stile del brand: con divertimento, positività e quel pizzico di ironia che non può mancare in nessuna competizione che si rispetti.

Totti e Seedorf.jpgNelle stories di Instagram si può seguire tutta la narrazione che si svolge in due nazioni e coinvolge talenti del calcio internazionale come   Clarence Seedorf, Ronald De Boer e Giovanni Van Bronckhorst, tutti scherzosamente presi in giro dal “Capitano”. 

La storia narrata è semplice: ricordando il rigore a cucchiaio degli Europei del 2000, l’ex campione della Roma prende scherzosamente in  giro i suoi “amici-nemici” olandesi innescando una serie di scambi e battute goliardiche che sfociano in un viaggio ad Amsterdam per  riappacificarsi di persona. Ma Totti farà di testa sua, scusandosi, non con i famosi calciatori, ma con omonimi che col calcio hanno poco a che fare: un fiorista, una guida turistica e un olandese doc saranno presi per strada e riceveranno delle scuse inaspettate. Ma a costringere il “Capitano” a riappacificarsi davvero con gli olandesi ci penserà un ospite d’eccezione.

Ad organizzare “The Spoon”, ovvero le scuse finali sarà proprio Heineken®, che inviterà i talenti del calcio a riunirsi davanti ad una birra. Anche questa volta però Totti farà a modo suo. La storia si conclude, infatti, con un brindisi dove “il Capitano” chiede al barista un apribottiglie, ma non uno qualunque, un cucchiaio… 

Proprio da questo gesto, da oggi 10 giugno, partirà la Challenge #colcucchiaio, dove Totti sfiderà tutti i suoi follower ad aprire una Heineken® col cucchiaio. Una sfida pensata per trasferire la sana rivalità a tutti i tifosi, indipendentemente dalla nazionalità, e avvicinare la competizione agli spettatori, rendendo anche loro parte di questa divertente iniziativa.

Il nuovo video “The Spoon”, il cui progetto creativo porta la firma di Publicis Italia, è un’attività esclusiva pensata e sviluppata da HEINEKEN Italia e sponsorizzata sul mercato di riferimento. The Spoon fa parte della campagna global “Enjoy the Rivalry”, nella quale Heineken® presenta la rivalità nella sua accezione migliore con innumerevoli attivazioni, in questo caso dando la possibilità ai campioni di ritrovarsi, dopo così tanto tempo, con la voglia di stare insieme e divertirsi responsabilmente. 

La campagna è stata ideata nell’ambito della partnership con UEFA Euro 2020™, un legame che unisce le due realtà da oltre 25 anni e gioca un ruolo chiave per gli obiettivi del brand e dà l’esclusiva in tutti gli stadi, nei “village” e nelle “fan zone” delle 11 città ospitanti.

“Enjoy the Rivalry rappresenta l’insieme delle iniziative pensate da Heineken® per rendere omaggio a questo grande e importante evento sportivo.–spiega Jan Bosselaers, Direttore marketing di HEINEKEN Italia–La campagna Italiana The Spoon è l’apice di tutte queste iniziative e sottolinea il fatto che il calcio non è altrettanto divertente senza i propri ‘avversari’ e incoraggia i tifosi a godere della sana competizione. 

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