Al 18° Congresso Internazionale Soi i maggiori esperti internazionali di oculistica

La Società Oftalmologica Italiana è l’Associazione Medico Scientifica Specialistica più antica d’Italia, tra le maggiori rappresentativa d’Europa, punto di riferimento istituzionale dei 7000 Medici Oculisti Italiani. Organizza da molti anni campagne di sensibilizzazione e informazione  sulla prevenzione della salute visiva e sulle patologie oculari 

Per questa 18^ edizione che ha riunito esperti  nazionali e internazionali di oculistica è stata utilizzata quella che il presidente, Matteo Piovella, ha definito “una formula pioniera”. Infatti sono entrati nella sede del Cavalieri Hilton solo le persone vaccinate . Nello stesso tempo  è stato possibile seguire in streaming l’evento che ha riunito 2500 oculisti. Tutto questo per coinvolgere nell’avanzamento clinico-scientifico i migliori esperti a livello globale e dare la possibilità al maggior numero di persone di partecipare.

Tanti gli eventi  organizzati  volti all’indispensabile confronto inerenti alle principali aree terapeutiche: cataratta, chirurgia refrattiva, retina glaucoma, cornea, superficie oculare, neuroftalmologia plastica, politiche per la ripartenza.

 “Siamo degli specialisti  in continua evoluzione – ha dichiarato il Presidente della SOI Piovella, nel presentare il Congresso  – che ha difficoltà a trasferire nella pratica clinica le cure innovative che salvano la vista ai pazienti, ricordando che nei prossimi 10 anni nonostante tutti i nostri sforzi il numero delle persone cieche tenderà a raddoppiare” 

Altro tema toccato è stato quello della diffusione nel mondo della miopia tra i ragazzi dagli 8 ai 13 anni. La salute degli occhi dei bambini infatti è peggiorata con lo sforzo a cui sono stati sottoposti con la Didattica a Distanza. Infatti davanti al computer l’occhio è costretto a una messa a fuoco da vicino a 30 cm e questo lo impigrisce. Il risultato è che la Dad ha favorito la miopia nei bambini, andando ad aggiungersi alle tante ore che già passano  davanti a  cellulari o videogame. Senza contare che davanti al monitor ammicchiamo 3 volte meno e questo rende  l’occhio secco, che di conseguenza si infiamma più facilmente affaticando la vista. Abbiamo quindi messo a punto apposite linee guida per tutelare questi bambini “Questa patologia nelle forme iniziale, lieve e media è parafisiologica – ha spiegato Luigi Mele, consigliere Soi – ci preoccupa quella elevata, per questo è necessario profondere tutti gli sforzi possibili per rallentare la miopia. Studi del 2010 ci dicono che riguardava il 20-30% della popolazione mondiale in quella fascia d’età, ma ci troveremo di questo passo al 50% il che significa che saremo di fronte a una pandemia”. .

“La preoccupazione – ha aggiunto – è quella di evitare che la miopia elevata a 50-60anni faccia perdere la vista. Individuare la miopia precocemente e correggerla è quindi importante anche perché sono allo studio nuove tecnologie che potrebbero rallentarla, tra cui gocce oculari che bloccano parzialmente l’accomodazione dell’occhio”. 

Queste le linee guida da seguire: fare pause periodiche allontanando gli occhi dal monitor e stare più spesso all’aria aperta. “Tra le cause della miopia – ha precisato il Presidente  Piovella – vi è la predisposizione genetica, ma anche la vita al chiuso lontana dai raggi solari”. 

“Altro tema importante su cui ci impegniamo- ha continuato –  è quello della chirurgia della cataratta, fiore all’occhiello e biglietto da visita del SSN che per problemi economici ed organizzativi si è fermata agli anni 2000, a 20 anni fa. E purtroppo il bene della vista è sì importante ma ce ne rendiamo conto solo quando ci sfugge di mano”.

Condividi sui social

Articoli correlati