Verso un concetto d’interni ecosostenibili

La questione del riscaldamento del nostro pianeta, di come il mutamento climatico in corso possa avere conseguenze davvero disastrose per il futuro dei nostri figli è un tema sicuramente molto discusso.

È indubbio che serva uno sforzo da parte di tutti, dai governi alle istituzioni sovranazionali. Molto dovrà cambiare, dall’industria ai trasporti, ma ognuno di noi dovrà fare la sua parte. Occorre riesaminare cosa compriamo e cosa mettiamo dentro casa nostra, pensando non solo al prezzo e all’utilità di ciò che scegliamo, ma anche di che cosa è composto e come potrà essere smaltito. Questo è indubbiamente importante quando parliamo di arredi domestici, dai mobili usa e getta a cui la società ci ha abituato alle decorazioni plastiche. Negli ultimi anni la carta da parati è tornata in auge, grazie a nuovi materiali e tecnologie che permettono effetti una volta impensabili e all’effetto delle tante immagini che arrivano dai social media, di interni perfetti, pieni di stile ed attraenti. Sicuramente questo arredo per pareti offre grande flessibilità quando si tratta di dare un’identità ben precisa ad un’ambiente e di fare colpo con motivi grafici che a volte la fanno sembrare una vera e propria opera d’arte. 

In un mercato globale dove i prodotti arrivano da ogni dove a prezzi a volte incredibilmente bassi, è però importante chiedersi cosa si mette in casa e fare attenzione alla qualità dei materiali. Il valore di un prodotto non si misura infatti solo in base al prezzo e all’aspetto ma anche alle se proviene da una filiera sostenibile, ecologica e non inquinante. Questo significa valutare di quali materie prime è composta e le condizioni di produzione, dato che oltre a proteggere l’ambiente materiali nocivi possono essere dannosi per la nostra salute.

Come scegliere una carta da parati ecologica

Una tappezzeria ecologica deve essere prodotta senza materie prime a base di petrolio e utilizzando materiali rinnovabili provenienti da coltivazioni controllate. Per proteggere l’ambiente è infatti importante che materiali plastici, provenienti da idrocarburi fossili non siano coinvolti nella sua lavorazione, preferendo invece la cellulosa dal legno o da altre piante rinnovabili come erba, sughero, bambù o fieno. La cellulosa deve provenire da foreste gestite in modo sostenibile e non essere ricavato da foreste tropicali o foreste vergini boreali. 

Per assicurarsi che questi materiali siano effettivamente stati coltivati in modo ecologico esistono diversi certificati e standard. Fate dunque attenzione a sigle quali “The Blue Angel”, “Label for Textiles”, “Natureplus”, “Reach”, “Greenguard” o “STANDARD 100” di Oeko-Tex.

ECOSOSTENIBILI2.jpg

Anche il riciclaggio e gli inchiostri da stampa a base d’acqua sono fattori decisivi. Gli inchiostri da stampa devono infatti essere prodotti senza solventi ed essere a base d’acqua. Questi sono una miscela di amido di cellulosa, acqua e pigmenti di colore non nocivi, cosa che riconoscerete subito annusandoli, dato che i solventi delle carte da parati a basso costo hanno spesso un fastidioso odore che permane a lungo. Questi sono i modelli di carta da parati che possono essere considerati ecologici:

  • Carta da parati a base di cellulosa

Questi modelli non hanno patinatura e la percentuale di carta da macero è pari ad almeno il 60%. 

  • Carta da parati a base di truciolato di legno

Fra le più ecosostenibili, con un contenuto di carta riciclata dell’80%. Le fibre di legno vengono aggiunte a tre strati di carta, conferendo alla carta da parati la sua speciale struttura granulosa. 

  • Materiali naturali su un supporto di carta

Sono le carte da parati dove i materiali puramente naturali come le fibre naturali di erba, bambù, sisal, canapa, iuta e sughero vengono laminati su un supporto di carta.

Quali sono le sostanze inquinanti contenute nelle carte da parati a basso costo?

La lista delle sostanze che possono essere contenute in tappezzerie di “dubbia produzione include sostanze cancerogene e potenzialmente nocive come ammorbidenti, riempitivi nocivi, leganti e solventi, conservanti vari, COV, coloranti azoici e formaldeide.

Spesso questo tipo di carta da parati contiene componenti in plastica o ftalati a bassa volatilità (plastificanti che possono essere presenti nella carta da parati in vinile). Queste sostanze evaporano continuamente e hanno un effetto negativo sull’equilibrio ormonale. I riempitivi possono essere contenuti in rivestimenti di carte da parati sintetiche per migliorare la plasticità e la lavorabilità o per compattare la struttura. 

I leganti vengono invece utilizzati per incollare e rinforzare i componenti del materiale e per migliorare la durata e la resistenza all’abrasione dei coloranti per carta da parati. I leganti possono contenere ammorbidenti o altre sostanze nocive per la nostra salute, così come solventi e composti volatili, utilizzati per separare o diluire le sostanze insolubili in acqua. Occorre inoltre considerare come i coloranti azoici sintetici sono realizzati con pigmenti contenenti composti di mercurio, piombo, cadmio o cromo VI. I coloranti arricchiti con componenti di metalli pesanti sono considerati cancerogeni, a volte anche tossici.

Facciamo dunque attenzione a quali prodotti scegliamo per arredare la nostra casa. La nostra scelta è importante non solo per il futuro del pianeta ma anche per la nostra salute!

 

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe