La Corte dei Conti interviene inaspettatamente a tutela delle persone non autosufficienti

ROMA – La Corte dei Conti ha preso inaspettatamente posizione a favore delle persone con disabilità e non autosufficienti,  in suo parere fornito alla Commissione Finanze della Camera, sul disegno di legge delega per la riforma fiscale e assistenziale, presentato nello scorso mese di luglio dal Governo.

In particolare nella delibera dell’11 ottobre della Corte dei Conti, diffusa dalla Fish, è scritto, in relazione alla concessione dell’indennità di accompagnamento e alle pensioni di invalidità che “non si può ignorare che in molti casi si è in presenza di erogazioni monetarie che fanno parte di una politica ‘nascosta’ di contrasto alla povertà, compensativa di un’offerta di servizi non sempre adeguata e uniformemente distribuita sul territorio. E, conseguentemente, non appare irragionevole attendersi che i risparmi di un riordino possano risultare in larga parte controbilanciati dalle risorse che sarà necessario mettere in campo per assicurare servizi adeguati ad una prevedibile impennata del fenomeno della non-autosufficienza”.

Nella delibera si legge ancora che “non può essere sottovalutato il rischio che nella sua versione attuale, in mancanza di una chiara definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, la riforma possa portare, non tanto ad un auspicabile concentrazione delle risorse sulle condizioni effettivamente meritevoli, ma ad una ulteriore compressione delle politiche a sostegno dei non autosufficienti”.
Dispiace che sia dovuta intervenire la Corte dei Conti perché si discutesse, dopo alcuni mesi di silenzio assordante, di questi incredibili decisioni su una rete pubblica, in una trasmissione in prima serata (Ballarò dell’11 ottobre). Tutti gli autorevoli ospiti presenti hanno preso le distanze dalla manovra del Governo e da questo disegno di legge, che mi auguro possa essere ora ritirato dal Governo.
Per fortuna in questo Stato c’è ancora qualcuno che cerca di tutelare i diritti delle persone più fragili ed indifese, contro chi è favorevole ad abbandonarli al loro destino. E’ questo è motivo di speranza per il futuro.

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