Il 44 % degli italiani è antisemita. L’antisemitismo si diffonde sul web

MILNAO – Il Gruppo EveryOne ha segnalato alle autorità italiane e internazionali, nonché alla Anti-Defamation League, decine di casi di antisemitismo, una forma di intolleranza che cresce e contagia uomini e donne di qualsiasi idea politica.

Anche i difensori dei diritti umani del nostro gruppo hanno ricevuto numerosi attacchi e minacce da parte di gruppi antisemiti. Alcuni dei nostri attivisti, inoltre, sono stati esclusi da gruppi Facebook moderati e dedicati ai diritti umani per le loro posizioni vicine al popolo ebraico e alla Shoah. Roberto Malini è stato estromesso dalle collaborazioni con un importante quotidiano dopo aver pubblicato un articolo che rilevava la matrice terrorista e i traffici illeciti di Hamas, nonché chiedeva giustizia per la morte di Vittorio Arrigoni e sollecitava l’intervento delle autorità per perseguire i suoi assassini fondamentalisti, dimostrando come l’ipotesi-Mossad fosse solo parte della propaganda anti-Israele. Il Garante non interveniva dopo le azioni diffamatorie di matrice antisemita che colpivano lo scrittore e attivista dopo la pubblicazione dell’articolo, da parte degli antisemiti pseudo-anarchici. La freddezza o l’ostilità con cui i nostri utenti del sito (www.everyonegroup.com) o gli amici delle pagine Facebook accolgono notizie legate al mondo ebraico o all’Olocausto, confermano un fenomeno grave e in pericolosa escalation. Un’escalation che tocca anche paesi democratici come gli Usa, dove la Apple ha bandito la stella di Davide quale simbolo per le sue applicazioni, perché sarebbe “illegale” negli stati musulmani. Segnaliamo l’ottimo articolo di Alberto Custodero, che pubblichiamo di seguito.

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